Sono oltre 47mila, per la precisione 47.068, i visitatori che nel 2023 hanno scelto il Museo Civico Palazzo dei Consoli di Gubbio, che ha chiuso il consuntivo con un segno più che ha ripagato gli sforzi profusi dall’amministrazione comunale, dalla società Gubbio Cultura Multiservizi e da tutto il personale per la valorizzazione delle collezioni e la realizzazione di iniziative espositive volte alla promozione della cultura e dell’arte. “L’anno – ricorda l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani – è iniziato con la mostra ‘L’ingegno di Leonardo. Le macchine’, inaugurata a novembre del 2022, realizzata in collaborazione con il Museo Leonardo da Vinci di Firenze e dedicata alle riproduzioni dei congegni ideati dal famoso genio italiano. L’esposizione e il museo che l’ha ospitata hanno registrato 19.062 visitatori tra gennaio e aprile, un vero record per il periodo. L’occasione della mostra ha visto inoltre il personale impegnato in numerose attività didattiche, che hanno coinvolto scuole e famiglie. Da maggio a fine anno, pur in presenza di potenziali o reali ostacoli logistici transitori, quali la chiusura della Strada della Contessa e il rifacimento di Piazza Grande, si sono comunque raggiunte 28.006 presenze. In questo periodo il Museo ha ospitato due iniziative legate all’arte contemporanea: nel periodo estivo la mostra ‘Interazioni. Nero’, dedicata alla ceramica contemporanea, dal 15 ottobre l’attesa nuova edizione della Biennale di Gubbio, intitolata ‘Imagina’, ancora in corso”. Durante tutto l’anno, in particolare durante il periodo di apertura delle scuole, il Museo ha svolto attività didattiche, laboratori e visite guidate per promuovere l’educazione al patrimonio e alla cultura. Di grande rilevanza e supporto divulgativo e promozionale anche l’intensa attività svolta online dai social e dai siti del museo e della rete dei musei dell’Umbria di Nord Est. “Con il raggiungimento di questi eloquenti risultati – chiude l’assessore – i migliori dell’ultimo quinquennio, il Museo Civico Palazzo dei Consoli si conferma come uno dei principali attrattori culturali in Umbria, in grado di rivolgersi a pubblici diversi con offerte culturali diversificate”.