Gubbio: Sant'Ubaldo protegge anche i maturandi

Quando ai vari riti scaramantici e propiziatori per ingraziarsi ogni tipo di divinità o entità soprannaturale alla vigilia dell’esame di maturità si preferisce invece affidarsi ad una preghiera a Sant’Ubaldo, di sicuro l’esito è assolutamente favorevole. Lo devono aver pensato anche quattro maturande del liceo socio-pedagogico che mercoledì sera hanno voluto visitare la basilica sul Monte Ingino che all’ingresso riporta una targa con l’iscrizione dell’11esimo canto del paradiso di Dante. Si, proprio quello che recita “intra Tupino e l’acqua che discende dal colle eletto del beato Ubaldo”. Proprio quello dove Dante incontra San Tommaso d’Aquino che gli narra la vita di san Francesco. Proprio quello che è uscito ieri nelle tracce della prova di italiano della maturità 2007. Detto così sarebbe una coincidenza del giorno dopo, se non fosse collegato ad un episodio vissuto dalle studentesse. Armate di macchina fotografica le ragazze hanno voluto scattare una foto alla targa, prese da una sorta di sesto senso. Ma scattatene ben cinque l’unica immagine che ne veniva fuori era solo la scritta in basso che recitava “paradiso 11esimo canto”. Tornate a casa se lo sono proprio messo a ripassare quell’undicesimo canto. E quando ieri mattina il presidente della loro commissione, spoletino ma devotissimo a Sant’Ubaldo, decide di leggere i testi dei temi, cosa che lascia sempre, ogni anno, agli insegnanti di italiano, ed esce Dante, l’emozione è stata grande non solo per le ragazze ma per lo stesso presidente.