Una serata gelida di dicembre riscaldata dalla magia e dalle emozioni che solo la grande musica può evocare. Così è stato per la quattordicesima edizione del “Concerto sotto l’Albero”, appuntamento ormai tradizionale nel cartellone degli eventi del Natale di Gubbio, considerata anche una delle iniziative culturali e artistiche più interessanti in generale nel territorio eugubino e non solo.
Negli ultimi anni, in particolare, il concerto si è caratterizzato per la volontà di proporre al pubblico una carrellata di autentici virtuosi, accompagnati da formazioni orchestrali e corali di gran pregio. E così è stato, anche ieri sera, nella chiesa di San Domenico.
I presenti sono stati letteralmente incantati dalle note della tromba della norvegese Tine Thing Helseth, bionda e giovane musicista che è davvero un tutt’uno con il suo strumento. Ad ascoltare rapiti le sue progressioni lungo le sette note, dolci e melodiche o rapide e staccate che fossero, non sembrava quasi di percepire le grandi difficoltà nel far uscire il suono da un ottone ostico e difficile come la tromba. Quelli della Helseth sembrano fraseggi musicali frutto di un prodigio, più che del fiato di un uomo, anzi - per la precisione - di una donna.
Per lei hanno già coniato tutti gli appellativi e le definizioni possibili: “un angelo nel Paradiso della musica”, “la migliore trombettista del mondo”, “superiore ai trombettisti maschi”, “un fenomeno”. Insomma, nelle note di Tine Thing Helseth c’è davvero quello che non ti aspetti, sia che si tratti del Concerto in Re maggiore di Bach, sia delle melodie nordiche tradizionali del Natale.
Alle emozioni provocate dalla tromba, si sono aggiunte quelle di un coro considerato tra i più interessanti d’Italia, quello dei “Piccoli Musici” di Casazza nella bergamasca. Il curioso esperimento delle voci bianche che “avvolgono” il pubblico nel “Laudes Creaturarum” di Mauro Zuccante, il “Laudate Pueri Dominum” di Michael Haydn e la fusione finale di voci, orchestra e tromba solita hanno messo ben in evidenza le doti artistiche, l’impeccabile rigore e la maturità musicale dell’ensemble vocale fondato e diretto da Mario Mora. E a tenere tutto insieme, il “suggestivo collante” dell’Orchestra Filarmonica Italiana, diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo.
Nell’intervallo del concerto, il cavaliere Carlo Colaiacovo, amministratore delegato di Colacem spa ha consegnato il “contributo sotto l’Albero” a due associazioni impegnate nel sociale e nel volontariato sul territorio eugubino. Si tratta dell’Aelc, l’Associazione eugubina lotta contro il cancro e della delegazione eugubina dell’Avis, Associazione volontari italiani sangue.
Al termine della serata musicale, il sindaco di Gubbio, Diego Guerrini, ha donato ai protagonisti del “Concerto sotto l’Albero” una stupenda ceramica realizzata da Giampietro Rampini, raffigurante proprio il centro storico medievale della città umbra dominato dall’Albero di Natale più grande del mondo.
Il concerto di quest’anno era promosso dal Comune di Gubbio, da Life in Gubbio Winter e dalla Gubbio Cultura e Multiservizi, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, della Regione Umbria e della Provincia di Perugia, con il contributo della Camera di Commercio di Perugia, di Colacem, Park Hotel Ai Cappuccini e Perugia Musica Classica, con l’organizzazione e la logistica a cura di Gubbio Servizi srl.
Gubbio/Gualdo Tadino
10/12/2012 15:06
Redazione