Gubbio: abusò di tre bambine, la difesa chiede il rito abbreviato

Aveva abusato sessualmente di tre bambine, la sorellastra, all'epoca dei fatti undicenne, e due cuginette di 7 e 11 anni. Violenze che erano venute a galla nell'agosto del 2008 e che avevano fatto scattare le manette ai polsi di un giovane ecuadoriano residente a San Marco, oggi 22enne. Ieri al Tribunale di Perugia davanti al gup Marina De Robertis – pm Giuliano Mignini - si è svolta l'udienza preliminare; a difendere l'imputato l'avvocato Ubaldo Minelli che per il suo assistito ha chiesto il rito abbreviato, condizionato dall'integrazione probatoria, ovvero dall'esame della madre, l'unica in grado di comprovare la situazione di disagio e di violenza in cui l'ecuadoriano sarebbe stato costretto a vivere la sua fanciullezza. Perché, secondo la difesa, il giovane sarebbe stato segnato dagli abusi che avrebbe subito nel suo paese di origine. Tanto che, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, dopo la confessione, aveva chiesto aiuto per poter essere curato da una malattia che lui stesso aveva definito "grave".Al giovane quindi, dopo il periodo di isolamento al carcere di Capanne, erano stati concessi gli arresti domiciliari, poi trasformati in obbligo di dimora presso una delle comunità terapeutiche di don Lucio Gatti. Perché in questa storia di violenza ci sono tante, troppe, vittime: le bambine, costrette per circa un anno e mezzo a subire gli abusi, le loro famiglie e l'autore del reato, a sua volta oggetto di violenze. E questo lo dimostra, secondo la difesa, anche l'atteggiamento di piena collaborazione che il giovane avrebbe tenuto sin dal primo interrogatorio. Ora quindi spetterà al giudice decidere se concedere o meno il rito abbreviato che, in caso di condanna, consentirebbe la riduzione di un terzo della pena, che altrimenti prevede 15 anni di reclusione. Il processo è stato rinviato al 23 marzo prossimo davanti al giudice Carla Giangamboni.Intanto, mentre il giovane sta cercando di uscire dal tunnel buio che l'ha portato a compiere un gesto così drammatico, anche le tre piccole vittime degli abusi stanno lottando per cancellare, grazie al sostegno psicologico, una ferita che purtroppo le segnerà per tutta la vita.