Gubbio: al Teatro Romano vetrate senza polemiche

Le vetrate che hanno fatto discutere per alcuni giorni a Gubbio, sono quelle previste da un progetto, redatto e finanziato dalla Fondazione Carisp Perugia, per le Logge dei Tiratoi, di epoca seicentesca, realizzate sopra una preesistente struttura del '300, nel cuore di piazza 40 Martiri. Ci sono però altre vetrate, che da anni sono state apposte su un monumento eugubino ancora più antico, passate finora inosservate. Installate, s'intende, regolarmente, con tutti i crismi burocratici e soprattutto con il beneplacito della Soprintendenza ma senza alcuna sollevazione popolare o raccolta firme. Sono quelle che – come testimoniano le nostre immagini - chiudono le arcate su cui poggia il Teatro Romano di Gubbio, la più importante costruzione di epoca augustea, fuori dal Lazio, risalente al I secolo a.C. L'imput provocatorio di questa comparazione viene lanciato da un utente del nostro sito trgmedia.it che ha inviato in redazione alcune foto relative al Teatro Romano, con un intento chiaro nella lettera corredata alle foto: "Non voglio assolutamente affermare che questo intervento al Teatro Romano sia oltraggioso del monumento. Immagino che sia autorizzato dagli organi competenti. Se così fosse, mi chiedo i motivi di un polverone come quello scatenato per le Logge dei Tiratoi quando nella nostra stessa città abbiamo altri esempi di come interventi di questo tipo siano non solo compatibili ma per nulla impattanti. Non mi ricordo che qualcuno abbia fatto polemica su queste vetrate che sono certamente migliori di una chiusura con porte di legno come c'era molti anni fa, esteticamente inguardabili”. Per la cronaca, da una nostra verifica direttamente dalla Soprintendenza, si è appurato che le chiusure in vetro sul Teatro Romano risalgono al 2009 e che soluzioni simili sono state apportate sempre a Gubbio, ad esempio, a palazzo Pretorio per la sala degli stemmi a pianoterra. Non si ricorda che per questi interventi vi siano stati pronunciamenti o prese di posizione critiche nè da associazioni nè da privati cittadini. A proposito della vicenda delle Logge Tiratoi, un progetto da 2,7 milioni di euro interamente finanziato dalla Fondazione Cassa Risparmio di Perugia che porterebbe nelle casse comunali 300 mila euro, si attende il parere del Ministero dei Beni Culturali, stanti già le autorizzazioni concesse dalla Soprintendenza.