Gubbio: al lavoro anche se in cassa integrazione

E' una nuova forma di lavoro nero generato dalla crisi economica che ha costretto molte aziende a fare ricorso alla cassa integrazione. Aziende che pero' obbligano i dipendenti a lavorare, a volte senza essere nemmeno retribuiti, pur beneficiando della Cig. E' quanto emerso nel corso dei controlli messi in atto dalla guardia di finanza di Gubbio nell'ambito del lavoro sommerso. "Abbiamo individuato alcune aziende che pur mettendo in cassa integrazione i dipendenti, li costringono a lavorare - ha affermato il comandante Gennaro Pietroluongo - pagandoli fuori busta o addirittura a costo zero. E il fenomeno si sta allargando in maniera preoccupante". Un meccanismo che tiene sotto scacco il dipendente che,ribellandosi, potrebbe perdere il beneficio della cassa integrazione cosi come il pagamento in nero. Per il momento non sono stati ancora presi provvedimenti nei confronti delle aziende "irregolari", ma la finanza sta mettendo in campo una vera e propria campagna contro il lavoro sommerso, che durante i primi cinque mesi del 2009 ha già portato alla scoperta di tre lavoratori in nero nel corso di due soli controlli. Ma l'operazione delle Fiamme Gialle eugubine si sono concentrate anche sull'attività tributaria, con la scoperta di un milione 60mila euro di elementi positivi di reddito non dichiarato, mentre ammonta a 400mila euro l'Iva dovuta e non versata. Operazioni che in tutto hanno portato all'individuazione di 4 evasori totali e uno paratotale, quando nello stesso periodo del 2008 erano stati individuati un solo evasore totalmente sconosciuto al fisco e un paratotale. Ma l'evasione passa anche attraverso la mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali, un malcostume purtroppo molto diffuso nel comprensorio dell'eugubino-gualdese. Nel corso dei 204 controlli messi in atto dalle Fiamme Gialle nei primi cinque mesi del 2009 sono stati infatti riscontrate ben 64 irregolarità, il che significa che in media un commerciante su tre si "dimentica" di battere lo scontrino. La prima parte del 2009 è stata poi caratterizzata anche dalla lotta alla contraffazione con ben 1.300 capi sequestrati mentre a Fossato di Vico nel maggio scorso, gli uomini guidati da Gennaro Pietroluongo hanno scovato un odontotecnico che, pur non avendo mai conseguito la laurea in odontoiatria, aveva messo in piedi un vero e proprio studio dentistico, peraltro in scarse condizioni igieniche, che contava almeno una cinquantina di affezionati clienti, sopratutto anziani che si facevano trarre in inganno dai prezzi concorrenziali applicati dal falso dentista. Inoltre anche le Fiamme Gialle eugubine hanno messo in campo per il triennio 2009-2011 il piano per scovare chi dichiara un reddito basso pur possedendo ville e auto di lusso. Cete - Controllo economico del territorio - il nome della campagna che vedrà la Finanza impegnata nella raccolta di informazioni da inserire in una grande banca dati su beni come auto di grossa cilindrata, navi, elicotteri, aeri e cavalli da corsa che consentiranno all'Agenzia delle Entrate di fare controlli incrociati e di smascherare i falsi poveri.