La biblioteca comunale di Gubbio Sperelliana apre le porte ancora una volta ad un laboratorio di lettura e creatività insieme a bambine e bambini. L’appuntamento è per sabato 12 giugno 2021 alle ore 10 nel chiostro della biblioteca, in caso di maltempo l’iniziativa si svolgerà presso la sala ex Refettorio di San Pietro. La partecipazione è libera e GRATUITA ma su prenotazione, per un massimo di partecipazione al laboratorio di 20 bambini, nel rispetto della normativa per contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19. Le letture saranno a cura di ragazze e ragazzi volontari del Servizio civile impiegati presso la biblioteca stessa. On il patrocinio del Comune di Gubbio. Potranno comunque intervenire genitori ed accompagnatori dei bambini e chiunque voglia fermarsi ad ascoltare la presentazione e lettura della fiaba “La ballerina, la neve, il cerbiatto” (Le Colibrì editrice, marzo 2021) dell’autrice Benedetta Pierotti, giornalista e scrittrice di Gubbio. Si tratta di un racconto, una fiaba, ambientata durante il periodo natalizio ma senza tempo. È la storia dell’incontro tra due mondi, anzi tre, e dell’amicizia che può nascere tra questi sapendosi mettere in ascolto dei valori e dei bisogni altrui. Dan e Agnes sapranno trasportare lettrici e lettori nella loro breve ma poetica avventura, pagina dopo pagina, attraverso le righe di questa fiaba, animata dalle bellissime illustrazioni di Anna Maria Baldinelli, artigiana e ceramista di Gubbio. Nelle ultime pagine del libro, scritto con caratteri che facilitano la lettura anche ai più piccini alle prese con gli esercizi primitivi di lettura, si trovano alcuni esercizi per trascorrere il tempo e riflettere ancora in compagnia dei personaggi della storia. Per un bambino leggere o ascoltare un racconto, significa instaurare un rapporto di fiducia con il mondo adulto e con il mondo in genere. Significa, dettagliatamente, filosofare. Narrare, infatti, tramite racconti evocativi, è la prima forma, la più basilare ed antica, di filosofia. Il bambino, inteso come genere umano in potenza, necessita di dispiegare le proprie capacità e potenzialità, e questo è in definitiva possibile solo nel momento in cui riesce ad avere dal mondo adulto attenzioni attraverso la proposta di modelli fondamentali. Il bambino è un piccolo filosofo alla ricerca dei perché del mondo e del perché lui stesso è nel mondo. In tal senso fiabe e favole possono divenire modelli pedagogici di primaria importanza, nella direzione dell’ampliamento delle conoscenze ma anche, e soprattutto, del supporto ad una corretta alfabetizzazione emotiva, partendo dal naturale senso di meraviglia che ogni essere umano porta dentro sé.
Gubbio/Gualdo Tadino
04/06/2021 14:59
Redazione