Tutti diversi tutti uguali, l'architetto e il muratore, il direttore di albergo e l'elettricista, il giardiniere e il falegname. La diocesi di Gubbio sceglie questo format di comunicazione, curato da Federico Minelli, ricoprendo la parete della hall con i volti di chi ha lavorato nel cantiere, per raccontare al pubblico l'HUB hotel, il nuovo hotel che nasce dal vecchio Beniamino Ubaldi di cui conserva le tre lettere H - U - B . La filosofia è però tutta nuova, raccontata da quei volti, ovvero mettere le persone al centro. L'hotel insegue, infatti, come ogni impresa economica il giusto profitto, ma mettendolo all'interno di un progetto diocesano più ampio che investe nel sostegno alle famiglie, alle fragilità, a chi resta oggi un passo indietro. Da qui la scelta della diocesi, guidata dal vescovo Paolucci Bedini, di gestire direttamente la struttura e di non affidarla a terzi con la scelta del direttore caduta su Luigi Antonioli Ferranti.
31 camere per 61 posti letto: questa attualmente è la capacità di "HUB hotel" ma quando saranno completati anche il secondo e terzo step ( secondo piano e area chiostro ), si arriverà a 135 posti letto e sale meeting per eventi.
Per ora i 2 milioni e mezzo di investimento fatti dalla diocesi hanno provveduto a recuperare il piano terra e il primo piano, hall, sala ristorante, cucina e giardino. "Giransole" il nome del ristorante, recuperando il nome di un'erba di campagna per dare il senso della familiarità dei prodotti legati alla tradizione .
L'albergo ha aperto alle prenotazioni già dal 1 marzo, è attualmente in attività e per Gubbio rappresenta l'opportunità di ampliare la sua disponibilità di posti letto, ancora sottodimensionata rispetto alla capacità di attrazione turistica soprattutto in occasione di grandi eventi.
Immagini e interviste stasera nel tg di TRG canale 13 ore 19.30 replica 20.30
Gubbio/Gualdo Tadino
16/03/2023 14:22
Redazione