Grande animazione a Gubbio, nell''attesa della Festa dei Ceri di domani: alle 11,30 in Piazza Grande, a conclusione della cerimonia di investitura del primo capitano, Fausto Marionni, assistito dal secondo capitano Roberto Menichetti, si ripetera'' il rituale dell''alzata, che e'' il vero momento dell''avvio della Festa. I tre Ceri escono dal palazzo dei Consoli, vengono fissati alle barelle, corredati delle statue dei Santi e quindi alzati in posizione verticale. I Santi sono i protettori delle corporazioni medievali delle arti eugubine: S.Ubaldo dei muratori, S. Giorgio degli artigiani e commercianti e S. Antonio abate dei contadini e studenti. Le tre macchine - pesanti circa 260 chili ed alte quasi 4 metri - da questo momento saranno portate a spalla nella ''''mostra'''' lungo le vie cittadine dalla folla policroma dei ceraioli, guidate dai capodieci: Luca Faccenda, del Cero di S. Ubaldo, con camicia gialla, Roberto Traversini con camicia azzurra, del Cero di S. Giorgio, e Marco Cancellotti del Cero di S. Antonio con camicia nera. Intanto sono giunti a Gubbio la delegazione della citta'' gemellata Thann, in Alsazia, che venera una reliquia (un frammento del dito) di S. Ubaldo e rappresentanti di Jessup, in Pensilvania, dove i discendenti degli emigranti eugubini continuano a svolgere nell''ultimo sabato del mese di maggio una rievocazione della Festa dei Ceri, nel loro ''''Saint Ubaldo day''''. Non manchera'' la troupe della fiction tv ''''Don Matteo'''' che girera'' alcune scene da inserire in un episodio della settima serie. Dopo la suonata del ''''doppio'''' del Campanone, alle 19 di oggi si ripete intanto il tradizionale assaggio del baccala'' al forno preparato dai membri dell''Universita'' dei muratori. Per il pranzo di domani, la tradizionale ''''Tavola bona'''' nell''arengo del palazzo dei Consoli per 600 persone, tra ospiti e i ceraioli, ed il pranzo per altre 1000 persone tra ceraioli, bande musicali e forze di polizia, nelle sale inferiori di via Baldassini, il menu'', secondo tradizione, e'' tutto di magro e propone antipasto di pesce con gamberi e polipo in guazzetto, il classico risotto alla ceraiola con seppie e piselli (un quintale e mezzo di riso condito con 10 chili di piselli e mezzo quintale di seppie). Per il secondo, 90 chili di filetti di orata e 100 chili tra gamberi, calamaretti e seppioline. Infine, 18 dolci a forma di cero, di oltre un metro ciascuno. Per tutti un fiume di oltre 30 quintali di vino.
Gubbio/Gualdo Tadino
14/05/2009 16:46
Redazione