Gubbio, c'è una strada senza nome, i residenti protestano

Una strada bianca, nascosta e che ufficialmente non esiste. Così si può definire la traversa, ancora senza alcuna denominazione, di via Leonardo da Vinci in località Madonna del Ponte, dove da oltre 20 anni abitano circa una quindicina di famiglie. La via in questione però non ha un nome ed è difficilmente accessibile, anche perché il suo imbocco è davvero poco visibile e i residenti molto spesso sono costretti ad indicare come punto di riferimento per i loro appuntamenti il vicino autonoleggio. "Non mi pare giusto che una via come questa, nell'immediata periferia sia così mal indicata. - afferma Renato Fagiani - Per non parlare delle condizioni della sede stradale, che d'inverno, con le frequenti piogge, diventa praticamente un acquitrino, mentre d'estate - prosegue - si alzano frequentemente dei polveroni che rendono l'aria irrespirabile". Ma le scomodità si registrano soprattutto in caso di chiamate urgenti. "La via non è nemmeno illuminata e non risulta per niente visibile dalla strada principale. - sottolinea Marisa Pandolfi - Quando per esempio chiamiamo l'ambulanza, per farci vedere dobbiamo sempre aspettare in via Leonardo da Vinci. Qualche anno fa addirittura la guardia medica non trovò l'imbocco della strada". I problemi tuttavia durano ormai da tempo, e qualche cittadino aveva sollecitato l'intervento delle autorità. Uno di questi è Salvatore Bellucci. "Era praticamente pronto un progetto che prevedeva l'asfaltatura, una banchina e il doppio senso di marcia della strada che si sarebbe congiunta con via Fontevole, - spiega - ma quando l'ingegnere è venuto per effettuare i rilievi, ha appurato che le case erano fuori misura per il progetto, che è stato quindi subito accantonato". Un aneddoto divertente lo descrive Bruno Vagnarelli. "La domenica mattina, per la messa, la gente, inconsapevole del fatto che qui possa transitare qualcuno, - racconta - parcheggia l’auto chiudendoci l'ingresso e costringendoci spesso ad aspettare, per uscire, la conclusione del rito religioso". La via, anche se non molto grande, è comunque abbastanza trafficata, vista la presenza di un negozio di parrucchieria e di un'attività di fuochi d'artificio. "Noi ci accontenteremmo anche solo dell'asfaltatura, purché la strada diventi dignitosa”, sostiene Franco Vispi. Questo è dunque quello che pensano gli abitanti della strada che non c'è.