Cambia sede lo ‘Spazio donna’, un progetto, istituito qualche anno fa dalla Caritas Diocesana in collaborazione con l’associazione ‘Il Sicomoro’, che ora vede l’ingresso del Comune di Gubbio tra i soggetti promotori, trasferendosi nei locali della Biblioteca Sperelliana. La novità è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa, presenti la vice sindaco Rita Cecchetti, il direttore della Caritas don Roberto Revelant e Anna Bedini per ‘Il Sicomoro’, associazione che rappresenta la struttura operativa. L’inaugurazione avverrà giovedì 26 novembre alle ore 16,30 presso la Biblioteca, dove tutti i giovedì - dalle 16 alle 18 - si terranno laboratori creativi, artistici e musicali. Revelant ha sottolineato l’importanza della sinergia tra vari soggetti, e come la sede qualificata della Biblioteca, dove già si tengono i corsi di lingua italiana certificati, sia lo spazio più idoneo. «La collaborazione con la Caristas – ha spiegato Cecchetti – si attua su più fronti e ora si amplia per favorire lo scambio di relazioni e di incontri interculturali tra donne. Vari i progetti sui quali lavoriamo insieme, dall’accoglienza dei migranti, alle attività estive per la socializzazione dei bambini, con la rete creata anche con varie associazioni quali quella di Semonte, con l’oratorio Don Bosco e l’oratorio S. Teresa; inoltre presso l’Ufficio Cittadinanza del Comune è attivo 2 volte la settimana il ‘Centro di Ascolto’, sempre gestito dalla Caritas. Con questa nuova iniziativa si valorizza ulteriormente un percorso di collaborazione, fondamentale come risposta positiva alle problematiche che in questi giorni hanno assunto aspetti di tragedia e tensioni in varie parti dal mondo. Occorre dialogo – ha proseguito la vice sindaco - per operare nello scambio e rispetto reciproco e realizzare una vera integrazione tra popoli. Intendiamo la cultura, e in particolare la Biblioteca, un luogo privilegiato per l’evoluzione dei rapporti interpersonali: dove c’è apprendimento c’è incontro ». Dal canto suo, Bedini ha illustrato le attività dello ‘Spazio Donna’, nato in applicazione della legge regionale 18 del 1990 "Interventi a favore degli immigrati extracomunitari". Circa 15 le donne, con provenienza prevalente da Marocco, Romania, Equador, che frequentano le attività periodiche e saltuarie, quali il laboratorio per gli oggetti delle festività o il coro multietnico, ogni 15 giorni, curato da Claudia Fofi.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/11/2015 16:14
Redazione