Gubbio: clima ottimistico nell'incontro pubblico sull'Ospedale unico a Branca

Un sala affollata ha salutato ieri sera l’iniziativa della “Sinistra l’arcobaleno” sull’apertura del nuovo ospedale comprensoriale di Branca. C’erano proprio tutti, dai semplici cittadini ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali,agli esponenti politici fino naturalmente agli amministratori locali dei comuni ,il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci e quello di Gualdo Scassellati. Una iniziativa alla quale non si sono sottratti,accogliendo l’invito a parlare di sanità e di prospettive future del nuovo nosocomio, l’assessore regionale Maurizio Rosi ed il direttore generale dell’Asl1 Vincenzo Panella. Sul piatto non solo l’ormai imminente taglio del nastro dell’ospedale ma anche e soprattutto grazie alle sollecitazione che sono arrivate dagli stessi sindaci e dai rappresentanti della sinistra , le problematicità della nuova struttura, o meglio di alcuni nodi da sciogliere ancora, come la presenza dell’emodinamica e della cardiologia, l’autorizzazione di un primariato di neurologia,fino alla ricollocazione professionale certa dei 45 esuberi. "Credo che siamo ormai ad un passo da un traguardo memorabile - ha dichiarato l'assessore regionale Rosi - Un ospedale è qualcosa che si realizza in un arco di 100 anni e qui è stato compiuto un vero miracolo di tempi e di tecnologia. I confronti con amministrazioni e cittadini sono importanti per capire le reali problematiche. Le polemiche sui primari? E' ovvio che la Giunta regionale si assume la responsabilità di scegliere i direttori generali, cui demanda il compito di scegliere i primari migliori". E proprio sulla vicenda primari, che ancora qualche polemica ha innescato nei giorni scorsi, ha detto la sua il direttore generale Panella: "Mi sembra una polemica noiosa. Stiamo inaugurando una struttura che per i tempi di realizzazione è un record nazionale, giorno e notte i tecnici stanno adoperandosi per installare le apparecchiature, il 1 marzo sarà tutto pronto. Le scelte che abbiamo fatto sono ponderate e vanno a compensare una situazione di precarietà che ho trovato e che caratterizzava questi ospedali. Il dialogo poi resta un terreno necessario con i cittadini e le amministrazioni".