Gubbio dà l'addio ad Alessio Gigli. Chiesa gremita a Madonna del Ponte. Vescovo Paolucci Bedini: "Il nostro cuore non è portato per sopportare un dolore così grande"

Gubbio - La chiesa Madre del Salvatore a Madonna del Ponte non è riuscita a contenere il dolore di quanti hanno voluto dare l'addio ad Alessio Gigli, il pilota eugubino 26enne rimasto tragicamente vittima di un incidente stradale lungo la SS219 Pian d'Assino. La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo di Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini, il quale nel corso della sua omelia ha detto.

"Il nostro cuore non è portato per sopportare un dolore così grande. Urla, si spacca, anche di rabbia (...) questa vita che è un dono che abbiamo ricevuto, è qualcosa di immenso, di enorme che si nutre e si riempie solo dell'amore che ci scambiamo, che ci dimostriamo e che tante e troppe volte dimentichiamo anche di dirci. E allora se il nostro cuore non è capace di sopportare un dolore così grande, c'è però un cuore che è capace di accogliere tutto questo dolore e alleviarlo in qualche modo. è il cuore di Cristo sulla croce. Il suo cuore è spaccato ma contiene tutto il male del mondo, tutte le disgrazie, le malattie, gli incidenti. Oggi c'è spazio per il dolore di un babbo, di una mamma, di una  sorella, di nonni e amici. Questo in parte ci consola. Questa chiesa non sarebbe piena se Alessio non avesse vissuto con quel sorriso li. Quel sorriso lì è capace di raccoglierne tanti. E questo dolore se proviamo a condividerlo, ricordandoci di quel sorriso, diventa un po' più sopportabile".

Al termine del rito gli amici hanno ricordato Alessio come un giovane riservato, ma altruista, dal cuore d'oro e che trasmetteva sempre la propria energia positiva agli altri. Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati per la giornata odierna ha istituito il lutto cittadino, mentre il Consiglio Comunale previsto per le ore 15.00 è stato posticipato con inizio alle ore 16.30. Alessio all'uscita dalla chiesa è stato salutato dal rombo della sua motocicletta ed è stato accompagnato al Cimitero da un lungo corteo di amici che in sella alle proprie moto hanno voluto dare il più triste degli addi al giovane prematuramente scomparso.