Gubbio: da una preziosa produzione in fili di zafferano, nasce un'opera d'arte

Quando le eccellenze artistiche si uniscono intorno a un’idea e a un prodotto di qualità, ne nasce un piccolo capolavoro. E’ quanto è successo per una confezione speciale dei preziosissimi fili di zafferano, prodotti dalla ditta di Emiliano Filippetti. Un packaging di lusso, in carta di cotone naturale acquerellata a mano ad opera di “unaluna – arte del libro”, il disegno e la maiolica di Lucia Angeloni, gli stigmi rosso fuoco della materia prima coltivata nell’azienda di famiglia, e il gioco è fatto. La singolare opera d’arte destinata a “vestire” lo zafferano raffigura l’episodio dell’incontro tra san Francesco di Assisi e il Lupo di Gubbio. «Abbiamo progettato insieme questa confezione speciale - spiega Filippetti - con Marco Bellucci, Lucia Angeloni e Anna Buoninsegni, da realizzare artigianalmente. Per ora la tiratura è stata limitata, visto che sono pezzi unici ma grazie all’apprezzamento che ha incontrato, contiamo di realizzarne presto altre copie ». La passione per la terra Emiliano l’ha ereditata dai nonni e l’idea di iniziare un’attività nei piccoli poderi di proprietà nasce proprio dal desiderio di conservare la tradizione familiare. «Dopo anni trascorsi a Roma, dove sono nato, ho deciso - racconta Filippetti - di intraprendere questa sfida, iniziando nel 2012 la coltivazione dello zafferano. I primi risultati sono stati incoraggianti e ora l’obiettivo è quello di aumentare la superficie coltivata. Eseguo i lavori manualmente o con l’ausilio di piccoli attrezzi agricoli. Mi occupo personalmente di tutte le fasi: impianto, raccolta, sfioritura, tostatura e solo per operazioni più gravose mi avvalgo della collaborazione di altri. Ma - prosegue l’imprenditore - non sono solo: insieme ad altri giovani, abbiamo costituito l’associazione “Zafferano di Gubbio” proprio per recuperare, valorizzare e far conoscere questa antica e pregiata spezia che, sotto forma di specie selvatica priva dei tre filamenti commestibili, cresce spontanea nel nostro territorio, soprattutto nei pressi di boschi di querce. E’ ormai accertata l’ottima vocazione del territorio alla coltivazione che dunque riesce a offrire un prodotto di notevole qualità. Lo “Zafferano di Gubbio” rappresenta una risorsa economica, turistica, culturale e anche una difesa delle tradizioni e dell’ambiente locale. Una sfida avvincente, che siamo pronti ad affrontare con entusiasmo e con l’aiuto di chiunque ne condivida i valori».