"Il Comune di Gubbio ha aderito alle linee guida per la predisposizione del bando, con il quale sarà individuato il gestore dei rifiuti per la neo-costituita A.T.I., senza mettere bocca, figuriamoci la penna".
Si apre così una nota del consigliere comunale di opposizione a Gubbio, Francesco Gagliardi ("Gubbio bene comune") sul ruolo del comune eugubino in seno all'ATI.
"A settembre l'assessore Tasso ha sottoscritto l'atto e poche settimane fa la maggioranza consiliare lo ha ratificato - scrive Gagliardi - Estensore di quelle linee, il Comune di Città di Castello e, a dire la verità, forse pochi altri Comuni dell'ambito. Gubbio ha assistito passivo, nonostante abbia all'interno dell'A.T.I. un ruolo importante, in termini di numero di abitanti e di estensione territoriale. Anche in questo caso, Stirati e la sua giunta hanno tirato su le spalle, sostenendo che i giochi erano ormai fatti e che nulla poteva essere modificato. Eppure, in sede di discussione consiliare, per parte mia ho sollevato diverse eccezioni a questo strano percorso. Meglio di me, per competenza ed esperienza, ha fatto Ennio Palazzari, con un'attenta analisi dei requisiti "blandi" previsti per la partecipazione alla gara. Tra questi, quelli più macroscopici, erano e sono il limite minimo di fatturato, appena 13.000.000 di euro a fronte di un'operazione di oltre 200.000.000, e la pregressa attività esercitata in un bacino di utenza modesto, appena 100.000 abitanti, perdipiù "balcanizzato" in realtà diffuse di piccole dimensioni. Tanto per essere chiari, un'operazione di tale portata, la cui durata è prevista per quindici anni, dovrebbe essere affidata ad una società che abbia dimostrato capacità operative in grandi metropoli e con una solidità patrimoniale di bilancio di tutto rispetto. Dovrebbe, appunto. Dopo l'approvazione delle linee guida dell'A.T.I. da parte di tutti i Comuni che ne fanno parte, sul territorio è giunta una notizia che induce ad una seria riflessione. La società So.Ge.Pu., capitanata dal Comune di Città di Castello, ha approvato il bilancio 2014 certificando un fatturato di 13.600.000 euro circa ed ha apportato modifiche allo Statuto, in forza delle quali è permesso alla società di partecipare a gare pubbliche simili a quella in corso di predisposizione dalla nostra A.T.I. Inoltre, la società si premunirà della certificazione ISO indicata nelle famose linee guida, di cui tanto abbiamo discusso. Felici coincidenze sicuramente, ma il dubbio in politica è bene che ci sia sempre. Vuoi vedere che....".
Gubbio/Gualdo Tadino
11/05/2015 08:30
Redazione