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Gubbio: focolaio di malattia vescicolare del suino in un'azienda di Semonte

Gubbio: in un’azienda in località Semonte, è stata confermata l’esistenza di un focolaio di malattia vescicolare del suino. Al fine di evitare la diffusione della malattia è stata emessa apposita ordinanza.
A seguito della relazione del Servizio Veterinario di Sanità Animale del Dipartimento di prevenzione della Asl. N. 1 risulta che, in un’azienda in località Semonte, è stata confermata l’esistenza di un focolaio di malattia vescicolare del suino. Al fine di evitare la diffusione della malattia è stata emessa apposita ordinanza con la quale è stata disposta l’istituzione di una zona di protezione nel territorio compreso nel raggio di Km 3 dall’allevamento infetto. In tale zona devono essere applicate le seguenti misure: apposizione di tabelle indicanti la malattia, ai limiti della zona di protezione, ad opera del Servizio Veterinario della ASL N° 1 in collaborazione con personale dei Vigili Urbani; censimento ed identificazione di tutte le aziende che detengono animali appartenenti alla specie sensibili all'interno della zona; visite periodiche alle aziende che detengono animali appartenenti alle specie sensibili ed esame clinico degli animali in questione, compresa, ove occorra, la raccolta di campioni da sottoporre ad esami di laboratorio; va tenuto inoltre un registro delle visite e dei risultati degli esami; la frequenza delle visite è in funzione della gravità della epizoozia nelle aziende che presentano i maggiori rischi; divieto di circolazione e di trasporto degli animali appartenenti alle specie sensibili sulle strade pubbliche o private, ad eccezione delle strade di accesso alle aziende; si deroga tuttavia a tale divieto in caso di transito di animali trasportati su strada o per ferrovia a condizione che non siano effettuate operazioni di scarico o soste; i mezzi e le attrezzature utilizzati nella zona di protezione per il trasporto di suini o di altri animali o di materiale che potrebbe essere contaminato, in particolare alimenti, letami o liquami, non possono uscire da una azienda ubicata nella zona di protezione, dalla zona di protezione stessa, nè da un macello, se non sono stati puliti e disinfettati conformemente alle procedure stabilite dal Veterinario Ufficiale competente che provvede in particolare, prima di ogni uscita dalla zona, ad ispezionare i mezzi per il trasporto dei suini; i suini non possono uscire dall'azienda in cui si trovano, se non previa autorizzazione dell'Autorità Sanitaria competente. L'applicazione delle misure nella zona di protezione è mantenuta sino alla revoca delle stesse. I detentori ed i proprietari degli animali delle specie sensibili, sono tenuti a segnalare al Servizio Veterinario di questa A.S.L., con la massima urgenza, ogni variazione dello stato di salute dei propri animali. Inoltre, sempre con apposita ordinanza, è stata disposta l’istituzione di una zona di sorveglianza del territorio nel raggio di Km. 10 dall’allevamento infetto, pertanto è stabilito quanto segue: esecuzione a cura del Servizio Veterinario della A.S.L. 1 Umbria competente per territorio dell'identificazione di tutte le aziende che detengono animali della specie sensibili; divieto di qualsiasi movimento di suini diverso da un trasporto diretto verso il macello a partire da una azienda della zona di sorveglianza, qualora i suini siano stati introdotti nella stessa azienda nel corso dei ventuno giorni precedenti; una registrazione di tutti i movimenti dei suini dovrà essere conservata dai proprietari degli animali o dalla persona che se ne occupa; il trasporto dei suini al di fuori della zona di sorveglianza può essere autorizzato dal Servizio Veterinario della A.S.L. 1 Umbria in provenienza della stessa azienda purché siano rispettate tutte le istruzioni impartite dal servizio stesso e contenute nell’apposita ordinanza.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/11/2008 16:07
Redazione
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