Gubbio: genitori e insegnanti a lezione di manovre anti-soffocamento

Che fare se un bambino ha ingerito un corpo estraneo e rischia il soffocamento? Se piange o tossisce niente, perché si sta difendendo da solo, altrimenti intervenire con qualche semplice manovra salva-vita, che tutti, ed in particolare chi è in contatto costante con i più piccoli, dovrebbero saper fare. Proprio per questo l'Asl 1, insieme all'associazione Fort.E., ha organizzato a Gubbio una giornata di corsi gratuiti, iniziativa promossa in undici città italiane dalla Simeup, Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica. Una decina gli istruttori che sotto le Logge dei Tiratori, per tutta la giornata di domenica, hanno dato dimostrazione pratica delle manovre salva-vita da effettuare in caso di soffocamento da corpi estranei nei bambini e nei ragazzi da zero a 18 anni. "Il soffocamento per ingestione di parti di giocattoli o di boli alimentari è molto frequente soprattutto nei bambini dai 6 mesi ai due anni - ha spiegato il primario di Pediatria Corrado Rossetti, presente all'evento - Per evitare il peggio c'è una tecnica semplice, che deve però essere applicata in maniera corretta altrimenti si rischia di far precipitare la situazione". Armati di sofisticati bambolotti, in grado di simulare perfettamente le funzioni vitali, così come un arresto cardiaco o una crisi respiratoria, medici e volontari hanno spiegato ai tanti genitori accorsi sotto le Logge, agli istruttori delle società sportive che hanno a che fare con i più piccoli e naturalmente agli insegnanti delle scuole d'infanzia, delle primarie e degli asili nido, invitati all'iniziativa dalla stessa Asl, le manovre da mettere in atto in caso di soffocamento, manovre che variano in base all'età del bambino e alla gravità della situazione. "Dal momento che la prevenzione non sempre è sufficiente ad arginare il rischio di morte, è importante sapere che molti decessi potrebbero essere evitati con un intervento corretto e tempestivo - ha aggiunto il dottor Rossetti - La preparazione è fondamentale per non farsi cogliere impreparati in questi casi di urgenza extra-ospedaliera. Proprio per questo - ha concluso - in futuro potremo dare vita ad un vero e proprio corso avanzato di rianimazione cardio-respiratoria".