Quando la scuola incontro il lavoro e lo integra al suo interno come fosse una qualsiasi disciplina didattica. Si chiama progetto “Scuola-Lavoro” quello in cui sono coinvolti gli alunni delle scuole superiori del comprensorio eugubino-gualdese, dalle classi terze sino alle classi quinte, un progetto ben finanziato dallo stesso Ministero dell'Istruzione, che ha stanziato per ogni istituto 45mila euro, un impennata pazzesca rispetto i 6-7mila euro che venivano destinato come fondo negli anni precedenti. Facciamo quindi il punto della situazione prendendo come modello di riferimento i due principali poli di riferimento dell'eugubino, Il Liceo Mazzatinti e Istituto Tecnico Commerciale Gattapone. Partendo proprio da quest'ultimo, sono 400 le ore assegnate agli studenti dalla nuova normativa, per un totale di 35 classi coinvolte e 550 alunni, eccezion fatta per le classi quinte del corrente anno scolastico, le ultime a rientrare nella vecchia normativa, e quindi con un minor monteore di alternanza. Per il perfetto espletamento del progetto, è stato creato un organigramma di sette tutor, ovvero i docenti al quale è affidato il compito di vigilare sugli studenti impegnati in questa attività grazie anche al supporto della piattaforma “Scuola e Territorio”, nella quale son inserite tutte le 150 aziende o gli enti, pubblici e privati, convenzionati con la scuola e adatti quindi ad ospitare nelle proprie strutture lavorative gli studenti, tra cui anche la nostra emittente Trg che dall'estate ad oggi ha aperto le porte ad almeno una decina di ragazzii. Strutture che rientrano in un ampio raggio di territorio, da Gubbio fino a Gualdo Tadino, compreso Umbertide, Sigillo, Scheggia, Costacciaro, Fossato, Cantiano e Cagli, che altro non è che il bacino di provenienza degli studenti iscritti. E la novità principale sta nel fatto che gli stessi alunni potranno beneficiare dell'occasione di rapportarsi con il lavoro non soltanto durante il periodo estivo di vacanza, bensì anche durante l'anno scolastico, dove sono tanti gli studenti che hanno deciso di spendersi nelle ore di alternanza già in queste settimane, sfruttando il fatto che sono ancora in corso le nomine dei professori per le cattedre rimaste vacanti. Confrontarsi con il mondo del lavoro che sarà in attesa di completare gli studi, un arricchimento e non una perdita delle ore di scuola come come dichiara lo stesso preside Nadery, con la scuola che si impegna a rivedere e cambiare la distribuzione dei carichi di studio durante l'assenza degli studenti impegnati nel progetto. Discorso un po' diverso invece per il Liceo Mazzatinti che ha cominciato a confrontarsi con questa nuova esperienza solo lo scorso anno. Qui sono 200 il monteore di alternanza per gli studenti, suddivise in ottanta da sostenere in terzo e in quarto, con le restanti quaranta in quinto. Come supervisore del progetto, la preside Marinangeli ha scelto la professoressa Salciarini, che è partita da un questionario agli alunni per capire quali realtà avrebbero voluto toccare con mano. Già prima dell'estate passata i 128 ragazzi inseriti nel percorso erano stati inseriti in 50 enti presenti nella piattaforma “Scuola e Territorio”, con il settore dei servizi scelto in maniera particolare dagli stessi alunni che si sono dunque potuti confrontare con lavori di segreteria, negli uffici comunali, asili nido e centri ricreativi. Da settembre, altri 130 studenti delle nuove classi terze sono entrati nel progetto, alcuni di loro iniziando già ad ottobre collaborando attivamente in occasione del Festival del Medioevo. Un occasione di crescita e non una perdita di tempo, con la loro esperienza e la relativa valutazione che sarà utilizzata anche come strumento per la valutazione finale.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/10/2016 10:19
Redazione