Si è tenuto questa mattina, presso la sala trecentesca della residenza comunale in piazza Grande a Gubbio, un convegno di approfondimento dal titolo "Analisi e prospettive del settore delle costruzioni nel comprensorio eugubino gualdese" organizzato da ANCE Perugia.
L'obiettivo è stato quello di fornire alle imprese e agli operatori del settore edile, considerata la fase di crisi economica e di fine ricostruzione – attraverso l’analisi dei dati raccolti sull’occupazione, gli investimenti, il mercato immobiliare, l’andamento degli appalti – la base per un confronto con tutti gli attori della politica e dell'economia regionale, delineando al tempo stesso qualche scenario che guardi, oltre i problemi contingenti, a nuovi segmenti di sviluppo, all'innovazione tecnologica e organizzativa.
Dopo l'apertura dei lavori da parte di Giancarlo Brugnoni, Presidente della sezione territoriale di Confindustria Perugia e Roberto Vispi, Responsabile ANCE del comprensorio Eugubino Gualdese, sono intervenuti Massimo Calzoni, Presidente di ANCE Perugia, Giuseppe Mascio, Assessore regionale Infrastrutture e Politiche per la mobilità e il trasporto, Orfeo Goracci, sindaco di Gubbio, Roberto Morroni, sindaco di Gualdo Tadino, Alessandro Bonci, presidente Associazione Tecnici Eugubini e Marco Tili, direttore Gepafin.
L’illustrazione dei dati sull’andamento del settore delle costruzioni nel comprensorio eugubino gualdese, alla luce dei risultati emersi dalla ricerca condotta da ANCE Perugia, è stata fatta da Walter Ceccarini, direttore di ANCE Umbria.
Con l'intento di fare maggiore chiarezza sullo stato del settore delle costruzioni in alcune zone del territorio umbro, ANCE Perugia, dopo l'indagine sull'Alto Tevere e sul comprensorio folignate, ha deciso con la ricerca presentata di porre la propria attenzione sui comuni che coprono il territorio dell'Alto Chiascio, ovvero Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo, Scheggia e Valfabbrica.
In generale i dati nel settore delle costruzioni sono "disastrosamente ottimistici" come li ha definiti ad inizio incontro Giancarlo Brugnoni. "Con questa analisi e le prospettive messe in campo – ha aggiunto Vispi – l'atteggiamento da assumere visto il momento di crisi è quello dello stimolo delle azioni propositive".
Anche secondo il sindaco di Gubbio Goracci i dati lasciano qualche spiraglio: "Auspico un'ipotesi di percorso verso una direzione condivisa, visto che l'onda lunga della crisi potrebbe non essere ancora arrivata. Chiediamo con forza l'attenzione verso questo settore, dove bisogna investire altrimenti non si riparte da questa fase attuale".
"Gualdo in particolare – ha detto il sindaco Morroni – viene da un periodo particolare, con 12 anni di ricostruzione post-sismica. Oggi invece troviamo un settore edile sfibrato, con molte aziende che hanno chiuso. Bisogna quindi cambiare registro e abbandonare vecchi percorsi anche nel modo di affrontare in generale i momenti di crisi. Le amministrazioni devono lavorare sulle debolezze strutturali. Anche senza aspettare Governo e istituzioni regionali, che devono comunque fare la loro parte, anche i Comuni devono muoversi ad esempio promuovendo la qualità delle aziende, puntare sulla riqualificazione urbana e cercare di sviluppare una forte capacità progettuale. La velocità di risposta alle esigenze del settore edile è la chiave di volta per ripartire".
Il presidente di ANCE Perugia Calzoni ha auspicato che si possa smettere di vendere fumo per tornare a valori più sani: "La realtà che si è verificata è dura – ha affermato Calzoni – e penso che non ci sia in un prossimo futuro una completa ripresa, ma anzi ci si dovrà adattare a vivere in questo stato. I valori del lavoro, del merito e del bisogno, con i quali noi costruttori edili siamo cresciuti, hanno perso di validità in un mondo dove la finanza domina l'economia. Bisogna saper modernizzare non solo a livello di Stato centrale, ma anche nelle amministrazioni territoriali. Serve sostegno alle imprese locali per non far chiudere le aziende più serie, occorre una pubblica amministrazione più reattiva che sappia anche organizzare una banca dati di progetti".
Tante le questioni aperte sul tavolo di Gubbio che soprattutto la Regione Umbria deve affrontare, come ha ricordato anche lo stesso assessore regionale Mascio.
Come ha ricordato il direttore dell'ANCE Ceccarini, prima dell'esposizione della ricerca, "il settore delle costruzioni, che è componente fondamentale della struttura economica, industriale e sociale del Paese e dell'Umbria, è stato importante in passato, ma possiamo dire che sarà strategico anche per il futuro, un futuro di qualità".
L'associazione di categoria dei costruttori edili per la selezione dei dati dello studio si è avvalsa di alcune fonti: la Camera di Commercio e la Cassa Edile per il numero delle imprese; sempre la Cassa Edile per l'incidenza delle imprese con titolare straniero, per il numero degli occupati e per la presenza di altre regioni nei lavori; l'Agenzia del Territorio per il mercato immobiliare; i dati forniti dagli stessi Comuni per DIA e permessi di costruire; l'Osservatorio regionale Lavori Pubblici per l'analisi dei lavori pubblici; l'Osservatorio regionale ricostruzione per la presenza di altre regioni nei lavori.
Gubbio/Gualdo Tadino
29/01/2010 16:28
Redazione