Sono stati almeno mille , provenienti dal territorio provinciale perugino, ma non solo, gli appassionati di arte e storia che tra sabato e domenica hanno fatto visita al castello di Colmollaro, presso la frazione di Branca Calvana, aperto al pubblico dai volontari del Fai di Gubbio per la giornate di primavera che da anni l'associazione dedica alla riscoperta dei tesori nascosti d'Italia . In fila , a gruppi di 25, i visitatori hanno fatto ingresso nell'antico maniero la cui suggestione affascinò anche il regista Pupi Avati che qui girò alcune scene del film 'I cavalieri che fecero l'impresa '. Non a torto viste le caratteristiche del castello come il luogo incontaminato in cui sorge. Risalendo da Branca il torrente Saonda, prima che questi si unisca con il Chiascio, un'antica via in mezzo al bosco dove si riconoscono ancora le pietre di un vecchio selciato , apre la visuale sul cerchio di mura da cui svetta la torre del mastio . Due ingressi, uno a nordovest, l'altro a sudest , sono le uniche due porte di accesso a questo presidio già documentato nelle carte nel 1191, feudo nel Trecento della famiglia Raffaelli di Gubbio che qui , raccontano gli annali, ospitò Dante Alighieri in uno dei momenti del suo lungo esilio, ospite di Bosone Novello. All'interno ancora visibili, seppur i rimaneggiamenti non le hanno lasciate illese, le stanze che furono del signore del castello, le stalle , la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo.
A fare da Ciceroni i ragazzi dell'Istituto Mazzatinti, mentre le animazioni sono state affidate agli attori del Teatro della Fama e agli spadaccini ed arcieri della Compagnia Aquila Nera che hanno spiegato ai tanti visitatori le tecniche di offesa e della battaglia corpo a corpo.
A gestire il grande afflusso di persone, i volontari del Fai di Gubbio guidato da Claudio Fiorucci con accanto Fabiola Panfili che si occupa della raccolta fondi, Spartaco Cappanelli, Filippo Paciotti, Sonia Notari e Lisa Piccioloni che si occupano della ricerca storico artistica, Patrizia Martini dei rapporti con la scuola e Maria Giulia Nuti e Mauro Piergentili della comunicazione.
Nella stessa giornata di apertura straordinaria del castello di Colmollaro, oggi proprietà della famiglia Micara, il Fai ha anche aperto la chiesa della Misericordia di Gubbio in pieno centro storico, u piccolo gioiello sconosciuto a molti .
Gubbio/Gualdo Tadino
21/03/2016 18:23
Redazione