Gubbio ha rinnovato ieri le solenni celebrazioni della ricorrenza della Traslazione di S.Ubaldo, avvenuta l'11 settembre 1194, quando il corpo del Patrono di Gubbio, a due anni dalla canonizzazione e ad appena 34 dalla morte, fu trasferito sul monte Ingino, in una cappella edificata nei pressi della pieve di San Gervasio. Fu il vescovo Bentivoglio ad assumere questa decisione. Da allora l’Ingino diventò il “Colle eletto dal Beato Ubaldo”. Durante i secoli seguenti a quella data, il corpo del Patrono è stato riportato in città solo cinque volte, l'ultima nel settembre 1994 a ricordo della “traslazione” avvenuta otto secoli prima.
Nella celebrazione di ieri – trasmessa in diretta da TRG in collaborazione con l'ufficio stampa della Diocesi di Gubbio – ha officiato la santa messa mons. Mauro Salciarini (nella foto, che ha festeggiato proprio quest'anno i 50 anni di sacerdozio. Attualmente è padre spirituale del Pontificio Seminario regionale umbro Pio XI di Assisi, dopo essere stato per sette anni missionario a Piscobamba in Perù, quindi alla guida delle parrocchie di San Giovanni e San Pietro a Gubbio. In diocesi ha mantenuto comunque la guida dell’ufficio formazione del clero. Numerosi i fedeli presenti come tradizione, che hanno raggiunto la Basilica con la processione che ha mosso dalla Cattedrale.
L'intera celebrazione sarà proposta in replica stasera alle ore 21.15 su TRG1 canale 111.