Gubbio: in tanti ieri alla festa di S.Ambrogio presso il suggestivo convento

Si è rinnovata ieri a Gubbio la Festa di S.Ambrogio iniziativa che si svolge da anni la seconda domenica di luglio presso il suggestivo convento che si staglia sul monte Foce. La giornata ha avuto il momento centrale nella S. Messa officiata da Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo di Gubbio. Era presente uno dei discendenti del Beato Canetoli, l’Ing,. Filippo Canetoli. E’ stato intervistato. L’Eremo di Sant’Ambrogio è stato costruito nel 1331 quando il vescovo eugubino Pietro Gabrielli vi radunò tutti gli eremiti sparsi nel territorio, ai quali diede la regola di Sant'Agostino, mentre nel 1419 con bolla di Papa Martino V venne unificato a quello di San Salvatore di Bologna e vi si trasferirono i Canonici regolari; nel 1445, infine, Papa Calisto III unisce la Canonica di San Secondo a Sant'Ambrogio. Al suo interno sono conservate le spoglie incorrotte del beato Arcangelo Canetoli (1460-1513) ed i resti mortali del beato Francesco Nanni (morto intorno al l409) e del celebre giureconsulto Agostino Steuco (1496-1549), prelato di grande cultura e profonda spiritualità, segretario del Concilio di Trento. Canetoli, nacque a Bologna verso i11460. Vestì l'abito della Congregazione Renana dei Canonici Regolari di San Salvatore di Bologna il 29 settembre 1484. Nel 1498 fu accolto dal Superiore del Monastero di Sant' Ambrogio, dove visse per quasi dodici anni. La fama della sua santità si divulgò subito e a lui accorsero a chiedere consigli i poveri e i potenti. Ebbe il dono della predizione: a Giuliano dei Medici preannunziò l'elezione a Papa del fratello Giovanni, come poi avvenne nel1513 con la nomina di Leone X. Il Canetoli recatosi a Firenze chiamato da Giuliano dei Medici che voleva offrirgli l'arcivescovato di Firenze, ricusò con fermezza l'offerta per continuare la vita nel silenzio del suo eremo di Gubbio. Morì durante il viaggio di ritorno, a Castiglion Aretino il16 aprile 1513. Gli eugubini richiesero ed ottennero l'autorizzazione a riprendere il venerato corpo del beato, che il 3 dicembre dello stesso anno fu riportato a Gubbio.