Gubbio: indagine post-scuola, si assume chi ha studiato meno

Ottenere un titolo di studio non significa, purtroppo, avere più possibilità di trovare lavoro. È quanto è emerso durante il convegno "I giovani, la scuola e il futuro del lavoro", tenutosi ieri presso l'Itc "Gattapone". Protagonisti gli studenti dei quattro istituti superiori eugubini che, assieme ai dirigenti scolastici e ad esperti del settore, si sono confrontati sul tema dell'occupazione. Presenti anche il senatore Andrea Ranieri e l'avvocato Sabatini dell'Associazione industriali di Perugia. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati anche i risultati di uno studio sugli studenti eugubini e il loro rapporto con il lavoro. I dati parlano chiaro: nel 2006 si è registrata una flessione dell'occupazione per laureati e diplomati mentre sono cresciuti i contratti per chi esce dalla scuola dell'obbligo. Un resoconto amaro che impone alla scuola un nuovo modo di rapportarsi con il mondo del lavoro. Nel 2005 infatti i laureati che hanno trovato lavoro sono stati 290 mentre nel 2006 219. Stessa flessione per i giovani in possesso di diploma: 2.019 nel 2005 e 1.804 nel 2006. In crescita invece coloro che hanno un diploma di qualifica professionale (in 120 hanno trovato lavoro nel 2005 e in 215 nel 2006) o della scuola dell'obbligo (3.459 nel 2005 e 3.806 nel 2006). Insomma, dallo studio emerge che le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro a Gubbio decrescono a mano a mano che aumenta la scolarizzazione. Così il senatore Ranieri ha chiesto alle istituzioni scolastiche di stare al passo con i tempi, mentre l'avvocato Sabatini ha invitato ad una programmazione didattica non a priori ma pensata secondo le esigenze delle imprese. "Le aziende del tessile umbro non trovano manodopera specializzata - ha spiegato Sabatini - perché le scuole professionali continuano a formare studenti utilizzando tecniche e macchinari oggi in disuso". L'incontro inoltre ha visto anche la presentazione dei progetti che i singoli istituti superiori eugubini hanno condotto nel corso dell'anno scolastico per rendere il loro piano dell'offerta formativa sempre più ricco e al passo con i tempi.