Gubbio: insieme contro la disabilità, in arrivo lo sportello Cesvol

Tra non molto gli eugubini diversamente abili avranno a disposizione uno sportello per ottenere informazioni su diritti, agevolazioni e occasioni di lavoro. Tra marzo ed aprile infatti il Cesvol di Gubbio ospiterà nella sua sede di via Cavour un punto informativo, risultato del progetto di Servizio civile nazionale "Ceralacca" elaborato dal Cesvol – centro servizi volontariato. Ieri la responsabile locale Paola Ceccarini, insieme a Gabriella Rocco del servizio di progettazione del Cesvol e di Emanuele Costantini, del centro di documentazione salute hanno incontrato rappresentanti dei servizi delle politiche sociali dei Comuni dell'Alto Chiascio (Gubbio, Gualdo e Fossato), dell'ufficio della cittadinanza di Gubbio ed esponenti delle associazioni locali (Anmil, Aid, associazione invalidi civili, "La Gioia", associazione ciechi ed ipovedenti) per illustrare il progetto, finanziato dal bando di progettazione sociale del Cesvol del 2008, che ha lo scopo di favorire l'accesso alle informazioni delle persone disabili e delle loro famiglie sui diritti e le opportunità offerte dalla legislazione, dalla rete dei servizi pubblici e privati e dalla realtà culturale e sociale di riferimento. Perché conoscere la normativa vigente, le risorse presenti sul territorio e i percorsi amministrativi da seguire è fondamentale per migliorare la qualità di vita dei disabili. In particolare il progetto sarà possibile grazie alla presenza di un volontario del Servizio civile nazionale, Licia Naticchi, che, insieme all'operatore, avrà il compito di gestire il punto informativo, fornendo consulenze ed orientando i cittadini disabili e le loro famiglie sui servizi, i diritti, le agevolazioni e le opportunità di cui possono usufruire. Uno degli obbiettivi infatti è quello di ricomporre le informazioni oggi frammentarie al fine di orientare al meglio i diversamente abili; importante quindi il coinvolgimento di tutte le realtà che operano in questo settore, dai servizi sociali comunali alle associazioni di volontariato. Il punto informativo per disabili inoltre avrà anche il compito di formare operatori qualificati, contribuire alla realizzazione e al potenziamento di una rete territoriale e rafforzare le capacità del tessuto associativo di rispondere alle esigenze delle persone con disabilità.