Gubbio, la Casa Famiglia S.Lucia prossima al "fine lavori"

Entro il 31 dicembre del 2006 tutti gli orfanotrofi dovranno chiudere i battenti. A sancirlo è una legge del 2001 che decreta la chiusura degli istituti e il trasferimento dei minori in case-famiglia o presso famiglie affidatarie. Una soluzione che vede ancora in ritardo alcune strutture, ma non la Casa Famiglia di Santa Lucia a Gubbio, dove operano le Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, dirette dalla responsabile Suor Maria Dorotea Mangiapane. Qui non solo la struttura è a norma con la legge del 2001, in quanto già Casa Famiglia dalla fine degli anni '80, ma si sta adeguando anche al regolamento regionale del 2005 rivolto a organismi già esistenti e di nuova istituzione. Un adeguamento che giungerà con tutta probabilità a compimento una volta collaudata la nuova struttura e rilasciata l'autorizzazione dal Comune di Gubbio. In base alla norma regionale è infatti competenza del settore sviluppo sociale ed economico dell'ente comunale rilasciare tale permesso. Al momento la casa Famiglia di Santa Lucia, dove sono ospitati una decina di minori e due ragazze madri, si avvale di un'autorizzazione temporanea, ma la nuova struttura di proprietà del Comune, dove già esiste una scuola elementare paritaria, è ormai completata. A mancare sono solo le pratiche burocratiche conseguenti all'ultimazione dei lavori, cui dovrebbe seguire l'autorizzazione definitiva. In base al regolamento nella struttura sono state predisposte solo camere singole e doppie, al massimo triple, con un bagno ogni quattro persone. Ma questi sono solo alcuni dei criteri strutturali, amministrativi ed organizzativi previsti dalla legge: alla maggior parte di questi la casa Famiglia si è adeguata già da tempo collaborando attivamente con i servizi sociali. La struttura si avvale di un educatore professionale che affianca il suo dirigente (suor Dorotea Mangiapane) e coordina gli altri educatori animatori, attenendosi al progetto educativo individuale previsto nel piano globale che ogni istituto è tenuto a stilare. Progetto che mira al reinserimento sociale dei giovani ospiti, con lo scopo di far superare ai ragazzi le difficoltà socio - ambientali da cui provengono. Un compito a cui la Casa Famiglia ha assolto con successo in questi anni: dal 1981 ad oggi sono stati centinaia i bambini. Il completamento della nuova struttura giunge a coronamento di un'opera di ampliamento iniziata da tempo. Appena un anno fa c'era stata l'inaugurazione dello spazio giochi adiacente alla Casa Famiglia, un complesso ricreativo realizzato sul terreno del Comune grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e al personale contributo di Paola Colaiacovo.