Gubbio: la Cgil provinciale interviene sul caso "precari" in Comune

"Quanto apparso sulle pagine di alcuni quotidiani locali relativamente ai dipendenti del Comune di Gubbio, ci induce ad un chiarimento". Si apre così una nota della Cgil provinciale in merito alla questione dei precari al Comune di Gubbio, sollevata da tempo dal gruppo consiliare dell'Ulivo che è giunto nei giorni scorsi a chiedere con una mozione anche il ritiro della delega all'assessore competente, Albo. "Non vogliamo assolutamente intrometterci in una dialettica politica tra maggioranza e opposizione che ovviamente non ci appartiene - prosegue la nota della Cgil - ma visto che le questioni sollevate lasciano intuire una responsabilità anche del Sindacato, ci preme sottolineare che la stabilizzazione dei lavoratori precari è stata fortemente voluta dal Sindacato stesso (almeno da chi ha sottoscritto tale accordo), in modo particolare dalla Funzione Pubblica CGIL, che di questa questione ha fatto la priorità di tutte le priorità, non solo al Comune di Gubbio, ma in tutti i posti di lavoro del territorio nazionale. Chi vorrà opporsi a ciò, sappia che avrà di fronte una F.P.-CGIL estremamente determinata. Le regole per le stabilizzazione non spettano certo ai singoli Consigli Comunali, ma fortunatamente sono state già stabilite dal Governo in quanto scritte nell’attuale Legge Finanziaria. Relativamente alla costituzione del “fondo del salario accessorio”, è vero, abbiamo scontato dei ritardi come succede in questo Comune ormai da anni e non solo per il 2006. Il fatto positivo è che finalmente siamo riusciti ad invertire questa tendenza in quanto per l’anno in corso abbiamo già iniziato il confronto su questo argomento come previsto dalle normative vigenti con la disponibilità a discutere nel merito, che da sempre ci contraddistingue".