Un sopralluogo tenuto dal personale del servizio veterinario ASL in un allevamento della zona di Gubbio ha portato alla luce uno scenario - definito- "dell’orrore": una struttura inadeguata in cui gli animali, alcuni in un grave stato di denutrizione, venivano tenuti in uno spazio che non consentiva loro di muoversi o di stendersi. "Cani chiusi in recinti senza cucce e senza riparo contro le intemperie. Uno dei cavalli aveva una ferita infetta perché non curata ed è morto dopo pochi giorni" si legge in una nota di Lndc Animal Protection la cui presidente, Piera Rosati, commenta "Una situazione inaccettabile che dimostra la totale mancanza di rispetto che alcuni allevatori hanno per gli animali. Come si può arrivare a questo punto? Come si può ignorare così la sofferenza e il dolore di creature senzienti, negando loro un giaciglio dignitoso, un riparo dal sole e dalla pioggia e addirittura il cibo e le cure? Ancora oggi, nonostante i tanti casi di questo tipo che trattiamo e denunciamo ogni anno, mi sorprendo di tanta indifferenza e crudeltà. È una cosa che non riuscirò mai a capire”. Rosati dichiara ancora "Davanti a queste cose non possiamo restare a guardare e continueremo sempre a denunciare chi si comporta in questo modo, perché è necessario che tutti capiscano che non sono atteggiamenti tollerabili."