Gubbio: la salute della donna

Sono soprattutto albanesi, le donne che si rivolgono al Consultorio Familiare dell’Alto Chiascio, a seguire marocchine, tunisine ed esteuropee, quasi del tutto assenti cinesi, sudamericane e sudafricane. A dirlo è la dott.ssa Irene Ottavi, ginecologa responsabile del Consultorio, nel corso dell’incontro “Salute della donna” presso il Seminario diocesano di Gubbio. L’iniziativa, promossa dal centro d’accoglienza “Spazio Donna”, in collaborazione con la Caritas diocesana e la cooperativa sociale “il Sicomoro” aveva l’intento di promuovere la conoscenza del servizio del consultorio in tema di gravidanza, contraccezione e menopausa, tra le donne straniere che vivono nel territorio. Consultorio che, tra le altre cose, è l’unico a fornire il servizio di prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. Queste donne, la cui età media va dai 35 ai 45 anni, spesso arrivano tardi al consultorio, e questo non permette interventi tempestivi; la gravidanza, ad esempio prevede poche visite che però vanno fatte al momento giusto altrimenti rischiano di diventare inutili.