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Gubbio, molto partecipato l'incontro di presentazione del Piano sociale regionale

Gubbio, molto partecipato l'incontro di presentazione del Piano sociale regionale svoltosi ieri a Palazzo Pretorio. Presenti gli assessori di settore di tutto il comprensorio e l'assessore regionale alla Sanita', Barberini.
Un incontro partecipato, quello che si è tenuto ieri pomeriggio in Sala Consiliare, con l’assessore regionale alla Coesione sociale e Welfare Luca Barberini per illustrare i contenuti del ‘Nuovo Piano sociale regionale’, un importante strumento programmatico della Regione Umbria che, dopo la prima approvazione nell’ottobre 2015, richiede una fase partecipativa per condividerne i contenuti strategici e per raccogliere e restituire al Governo regionale eventuali osservazioni e proposte. «Un incontro importante molto partecipato – commenta il sindaco Stirati – per parlare di un’occasione speciale che intende dimostrare come le amministrazioni si sentano mobilitate e impegnate su un settore che rappresenta un tema centralissimo delle nostre politiche; è doveroso difendere la rete delle prestazioni sociali in un momento difficile per il nostro territorio, dove ci sono ancora difficoltà di ripresa economica. Un ringraziamento a tutti coloro che operano e sono impegnati nel settore del sociale, volontari , associazioni e operatori che agiscono sul territorio». L’assessore Barberini, nell’illustrare il nuovo piano sociale, ha sottolineato l’importanza della condivisone dei contenuti e del confronto per dare risposte giuste ai cittadini. «Il nuovo Piano sociale va discusso in forma molto ampia, è ancora in fase di perfezionamento e quindi siamo pronti ad accogliere suggerimenti, osservazioni e proposte che possano arricchire il testo attuale in modo da dare risposte pronte e giuste per soddisfare i bisogni espressi dalla comunità, con un occhio attento ai giovani, alle famiglie, alle persone disabili e alle fasce sociali più deboli. E’ opportuno il coinvolgimento e la responsabilizzazione sulla nuova programmazione sociale degli operatori impegnati nel settore e, più in generale, di tutte le organizzazioni che agiscono sul territorio, in modo da dare a tutti i soggetti interessati la possibilità di esprimere il proprio punto di vista. Il nuovo Piano sociale regionale persegue il principio di equità mediante la maggiore attenzione ai nuovi e accresciuti bisogni della popolazione nell'attuale contesto di crisi e di profondi mutamenti sociali, con l'obiettivo di migliorare l'inclusione e la coesione sociale attraverso un rinnovato riconoscimento del diritto di usufruire delle prestazioni sociali; l'affermazione della centralità della persona attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla definizione di progetti personalizzati e il coordinamento degli attori sociali in un sistema a rete aperto e flessibile; la responsabilizzazione dei cittadini mediante servizi e interventi sociali di tipo cooperativo orientati alla produzione di un valore pubblico; la definizione di un rinnovato protagonismo degli enti territoriali e dei Comuni in primo luogo. Il Piano sociale – ha ricordato l’assessore Barberini - sarà integrato con il Piano sanitario regionale». In merito all’ospedale di Branca l’assessore Barberini ha precisato che sarà collocato nella rete dell’emergenza-urgenza per garantire tutti i servizi dell’emergenza urgenza. A seguire gli Assessori e i Sindaci della Zona Sociale hanno evidenziato alcune problematiche che il Piano dovrebbe affrontare, questioni che attengono alla “governance” del sociale nei territori e alle regole che sono alla base dei processi decisionali, ai quali ha fatto riferimento l’assessore di Gualdo Tadino Roberto Morroni, Presidente della Conferenza di Zona, o alla necessità di rendere coerente il deliberato delle L.R. 11/2015 con quanto indicato dalla Proposta di Piano in merito all’individuazione della Zona Sociale, come sola ed unica articolazione che deve garantire la gestione associata degli interventi e servizi sociali da parte dei Comuni, evidenziato dall’assessore alle Politiche sociali, nonché vicesindaco di Gubbio Rita Cecchetti. L’assessore Cecchetti nel suo intervento ha sottolineato come la Zona sociale 7 stia lavorando per giungere ad una gestione associata dei servizi in ambito sociale non formale, ma sostanziale, a partire dai Regolamenti comunali di accesso ai servizi e prestazioni. Il percorso è ormai avviato, ma ha sottolineato e chiesto alla Regione di sostenere i territori, individuando attraverso il Piano, i servizi e le attività che potrebbero essere incentivati per la gestione associata, in modo che quest’ultima possa essere graduale e condivisa, ma che possa finalmente realizzarsi (ad esempio introdurre delle premialità se si gestiscono in modo associato i servizi a titolarità sociale collegati con quelli del PRINA). «La Regione -ha continuato l’assessore Cecchetti - può avere un ruolo notevole nell’incentivare la gestione dei servizi che più si interfacciano con quelli sociosanitari o che hanno una maggiore complessità e delicatezza, perché rivolti all’area famiglie e minori. Infine, altro aspetto rilevante è quello della co-progettazione degli interventi in ambito sociale; il Piano introduce per la prima volta gli accordi procedimentali, attraverso i quali si realizzano forme di collaborazione pubblico/privato senza finalità di profitto nell’esercizio della funzione sociale, ma - secondo l’assessore Cecchetti - per garantire efficacia dello strumento si rende necessario giungere ad una normativa regionale che regolamenti la co-progettazione, come sta avvenendo in altre regioni». Nei successivi interventi del sindaco di Costacciaro Andrea Capponi, del sindaco di Fossato di Vico Monia Ferracchiato, di quello di Scheggia e Pascelupo Fabio Vergari e del sindaco di Sigillo Riccardo Coletti sono state poste domande all’Assessore regionale in ordine alle politiche abitative, ai servizi sanitari territoriali con particolare riferimento ai territori di confine, all’utilizzo delle risorse previste dall’Accordo di Programma per i Comuni coinvolti dalla crisi della Merloni, alla necessità da parte degli amministratori locali di avere chiarezza quanto prima in ordine al crono programma dei bandi e degli interventi finanziati con risorse del POR FSE, proponendo al contempo alla Regione di organizzare un pool di esperti a supporto degli enti locali per la redazione dei progetti.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/01/2016 16:20
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