Continuano i movimenti in seno al Psi eugubino, dopo la nomina del nuovo segretario, Francesco Pierotti, e la sostanziale spaccatura interna tra una maggioranza che ha portato all'individuazione del nuovo responsabile, e un'area minoritaria che intende però sollecitare un programma concreto al nuovo segretario e ai soggetti che lo sostengono. Un'area che oggi si identifica in un nuovo gruppo in seno al Psi, denominato "Azione socialista", la cui nascita viene annunciata con un comunicato stampa con il quale si scrive che " quello che ci interessa è il futuro, nel quale vogliamo svolgere un’azione, che ci auguriamo incisiva, di volontariato politico nella nostra comunità. In questo momento in cui la nostra città è in estrema difficoltà, l’orlo stesso del baratro, in cui può precipitare, sta imponendo uno sconvolgimento caotico, ma al tempo stesso provvidenziale, nelle aggregazioni politiche che si stano sostituendo ai partiti tradizionali, sconvolgimento che può preludere a due scenari alternativi opposti: il caos o la rinascita, sulla base di un rinnovato slancio di fiducia e di democrazia. A livello individuale si può assistere passivamente al decadimento per inconsapevolezza o ignavia; si può approfittare della confusione per alimentare il proprio egoismo, le proprie ambizioni o i propri interessi di bottega ma si può avere anche l’aspirazione
illuminata di contribuire, ognuno per quel minimo che può, al progresso verso un mondo migliore, senza velleitarismi o demagogia. Noi non vogliamo aggiungerci al coro di quanti promettono tutto a tutti, pur consapevoli, perché non si ha né il coraggio né forse la capacità di indicare la fonte delle risorse cui attingere né la
risolutezza di stilare un elenco di priorità. di non essere in grado di mantenere neppure la metà delle promesse fatte. Noi pensiamo che questo modo di fare politica abbia ormai fatto il suo tempo e che i nostri concittadini siano ormai maturi per non farsi abbindolare più. Per questo intendiamo svolgere una funzione di stimolo perché
i problemi si affrontino con serietà e competenza, onestà intellettuale e spirito di verità, prospettando non le questioni in sé, che magari sono note a tutti perché ultradecennali, ma sforzandoci di proporre soluzioni, magari anche parziali, per poi
confrontarci su di esse con chi nella città, forze politiche, movimenti, forze sociali ed imprenditoriali, associazioni di categoria vorrà accettare il dialogo, ben consapevoli che in ogni situazione si può fare sempre meglio e di più ma che lo star fermi è
deleterio e il benaltrismo è ancora peggiore. Un solo ma illuminante esempio: oggi va di moda parlare tanto di spending review, come di qualcosa di straordinario ed innovativo. Ma a ben vedere questo tipo di approccio non è altro che gestire la cosa pubblica con la diligenza del buon padre di famiglia, non è altro che il quotidiano
sforzo di allocare nel modo migliore risorse scarse, evitando mance e mancette e parlando chiaro ai cittadini. Per questo abbiamo voluto dar vita all’interno del partito Socialista ad un gruppo che abbiamo chiamato "AZIONE SOCIALISTA", con il preciso intento di portare il dibattito fuori delle quattro ed anguste mura della nostra sezione, dove negli ultimi due anni almeno si è parlato molto poco di politica,
di problemi della città, e molto di tattiche, di rapporti con l’amministrazione Guerrini, della necessità di sostenerla o meno a prescindere dalle risposte che si riuscivano a dare, della necessità di mantenere deleghe per il nostro assessore di riferimento
indipendentemente dai risultati effettivamente raggiunti, come emblematicamente dimostra la vicenda della gestione della delega al patrimonio, settore nel quale non solo non si è riusciti non diciamo ad ottimizzare le risorse ma neppure a produrre in due anni uno straccio di piano delle alienazioni. Questi spazi di discussione, che, ad oggi, all’interno del partito sembrano non esserci perché non interessano, noi vorremmo recuperarli anche all’interno del partito stesso ma in primis li vorremmo trovare con la città, convinti che ce ne sia bisogno. Non ci interessano sedie o poltroncine, tanto meno quelle della sezione di partito, dove, peraltro, - anche questo
lo aggiungiamo solo per amore di verità - in dispregio ai più elementari principi di democrazia la maggioranza non solo ha negato la presenza di un nostro rappresentante tra i vicesegretari ma addirittura ha scelto anche di fatto i membri di minoranza che dovrebbero comporre il direttivo di sezione. Sono piccolezze insignificanti, che ci lasciano dl tutto indifferenti, anche perché da oggi per noi l’interlocutore primario è la città, e poi se mai la sezione eugubina del nostro partito. Forse saremmo dovuti uscire allo scoperto prima, ma, anche se in ritardo, riteniamo che non potremmo sopportare il rimorso per non averci provato né l’assillo del
dubbio sull’esito di una sfida mancata".
Gubbio/Gualdo Tadino
10/02/2014 17:23
Redazione