Gubbio, nervi tesi in consiglio comunale

Passa a maggioranza , ma il sindaco non partecipa al voto, la richiesta di monetizzazione nel progetto di Fontecese. Si è chiuso così ieri sera un consiglio comunale a Gubbio teso sin dalle prime battute , quando il presidente del consiglio Gianni Pecci e il sindaco Diego Guerrini hanno discusso in modo acceso sull’opportunità o meno di inserire all’ordine del giorno punti di urbanistica non discussi preventivamente in commissione . Per Pecci, un “non problema: “Gli atti – ha affermato - erano stati inviati dalla presidenza, se la commissione non li ha discussi, la macchina comunale non può aspettare”. Ipso facto, i punti – ma ci sono voluti nel mezzo una pseudo commissione consiliare di emergenza di 40 minuti e una sospensione del consiglio di un’ora – sono approdati in discussione. Due di questi erano valutazioni preliminari alla concessione di varianti al Prg – procedura di per se stessa singolare - per consentire a privati di effettuare investimenti in zone agricole di pregio , nel dettaglio una a Padule stazione, l’altra in zona Semonte . Nel primo caso il titolare di una concessionaria auto chiedeva un ampliamento dell’area parchiva funzionale alla sua attività di commercio a discapito di un campo già compromesso. Il punto è passato a maggioranza dopo un dibattito accesissimo. Se possibile ancor più ampio ed discusso è stato quello per l’area di Fontecese . La zona, sotto la frazione di San Marco, vede un imprenditore impegnato a breve a costruire un edificio commerciale – previsto anche l’insediamento di un supermercato – per un investimento che si attesterebbe sui 15 milioni di euro . Il consiglio ieri doveva approvare la monetizzazione delle aree destinate a pubblica proprietà, ovvero invece di incamerare 12.400 metri quadrati di area parchiva , il Comune preferiva farsi liquidare con 358 mila euro . Il punto è passato a maggioranza, con le opposizioni che hanno sottolineato la mancanza di partecipazione sul progetto arrivato all’attenzione dei consiglieri solo ieri. Il sindaco non ha partecipato al voto, in linea con il disaccordo manifestato ad inizio seduta per un punto inserito in discussione senza prima essere esaminato dalla commissione.