Ha parlato nel pomeriggio via Skype dai canali ufficiali societari il difensore del Gubbio Lorenzo Filippini, che oltre ripercorrere la sua carriera calcistica ha parlato di molteplici tematiche, dal suo bilancio in rossoblù, alla connotata abilità a calciare le punizioni(decisivo con Triestina e Fano) fino ovviamente alla situazione sanitaria in atto e ad una possibile ripresa della stagione, ferma ormai da più di un mese per il diffondersi del virus: "A Gubbio mi sono sin da subito trovato bene - dichiara Filippini - purtroppo la parte parte di campionato non è stata come si auspicava ad inizio stagione, abbiamo avuto tante difficoltà e le nostre ambizioni iniziali sono state giocoforza ridimensionate. Poi con l'avvento di mister Torrente piano piano la situazione è migliorata fino a trovare nel mese di Gennaio una chimica pressochè ottimale che ha portato ad una serie di risultati utili filati interrotti solo dallo stop al campionato, che ci hanno permesso di uscire dalla zona playout. Per quanto riguarda i calci piazzati, li ho sempre battuti sin dai tempi delle giovanili, poi nelle mie esperienze professionistiche ho avuto l'onore di giocare con autentici specialisti come Ciano e Mammarella e, visto che all'epoca era giovannismo, raramente ero scelto per calciare le palle inattive. Qui invece la situazione è diversa, ovviamente è un aspetto che alleno con costanza. Per quanto riguarda questo delicato momento, credo sia davvero inutile parlare di calcio con tutto ciò che sta succedendo in Italia e nel Mondo: la salute viene prima di ogni cosa, speriamo di debellare con i nostri comportamenti quanto prima i contagi e di poter tornare alla normalità. Per quanto riguarda un eventuale ripresa dei campionati, aspettiamo le decisioni di enti e federazioni ma non credo che la situazione si protarrà ancora per un pò"