Gubbio: pediatria a misura di bambino

Un torneo di burraco diventa l’occasione per contribuire al miglioramento del reparto di pediatria dell’ospedale di Branca. Sono stati, infatti, i proventi di un’iniziativa ludica, promossa dal coordinamento permanente della democratiche del Pd di Gubbio, a consentire l’acquisto di una libreria rosso fiammante con relativi libri che stamani è stata donata al nosocomio comprensoriale e sistemata presso lo spazio giochi destinato ai più piccoli. Presenti per il Pd la referente della democratiche Virna Venarucci insieme al consigliere regionale Andrea Smacchi; per l’Asl 1, il direttore generale Andrea Casciari, il direttore sanitario Teresa Tedesco e il direttore dell’Unità Operativa di pediatria dell’Asl Guido Pennoni. “Un piccolo gesto che apre la via ad altri progetti per la pediatria di Branca“ ha commentato Virna Venarucci, alludendo all’intenzione di dipingere prossimamente le pareti del reparto e le stanze di degenza per rendere l’ospedale più a dimensione di bambino. L’idea è nata dal gruppo infermieristico del reparto di pediatria e il tema sarà quello del bosco, con fiabe - da Cappuccetto Rosso a Biancaneve – che decoreranno le stanze destinate ad ospitare i piccoli pazienti. Tutto è pronto, manca solo l’ok della direzione generale. Il ringraziamento al gesto delle Democratiche del Pd di Gubbio è giunto dal direttore Casciari che ha ricordato il potenziamento dell’integrazione tra ospedale e territorio con l’istituzione della degenza breve pediatrica e day hospital. La lettura come strumento fondamentale per lo sviluppo organico del bambino: questo il messaggio lanciato dal primario Pennoni, mentre il consigliere Smacchi ha parlato di un potenziamento graduale di questo polo ospedaliero destinato a rappresentare un’eccellenza nel panorama futuro dell’Asl Umbria 1 post riforma sanitaria. Ultima nota quella del direttore Teresa Tedesco che, parlando di questa donazione come “un ulteriore esempio di ospedale a portata di paziente”, ha annunciato l’introduzione di Branca, insieme al nosocomio di Foligno, nel programma di monitoraggio del ministero, attraverso l’agenzia Agenas, del grado di “umanizzazione” degli ospedali pubblici.