E’ voluminoso, ricco di contenuti storici e non, corredato di un ampio apparato fotografico il libro presentato domenica mattina a Gubbio dal titolo “Le isole gemelle. Gubbio-Corsica, cuginanze d’altri tempi”. Ma il merito del suo autore, Carlo Ceccacci, eugubino di nascita e corso di adozione, sta soprattutto, come fatto notare dall’assessore provinciale alla cultura Pier Luigi Neri, nell’aver dimostrato attraverso il suo lavoro editoriale la sorprendente vicinanza per storia e per cultura tra la città dei Ceri e la Corsica. Una “cuginanza” i cui inizi affondano le radici nel lontano passato, tanto che la ricostruzione storica che fa Ceccacci parte dal Medioevo fino a risalire ai giorni nostri. La stessa storia personale dell’autore può essere considerata una sintesi di questa identità unica tra terre e popoli geograficamente distanti. Ceccacci infatti, presente ieri mattina nel Salone trecentesco della Residenza comunale di Gubbio, nato in Umbria nel 1933, si è affermato in Corsica dando vita ad una azienda di produzione di avanzate attrezzature subacquee. Come lui, da quattrocento anni a questa parte, numerose famiglie eugubine, tra cui spiccano i Dè Paoli e i Fabiani, si sono recate nell’isola dove hanno trovato maggiori e più concrete possibilità di esprimere le proprie capacità artigianali ed imprenditoriali. Si è trattato per lo più di famiglie dedite alla produzione laniera, costrette ad abbandonare la propria città d’origine e dirigersi verso luoghi dove vi era lavoro, verso mercati ancora aperti in cui la competenza di questi eccellenti artigiani era utile ad apprezzata. Molte di loro si sono stabilite a Roma, ma una buona fetta si è diretta verso Livorno, città dispensatrice di tanti posti di lavoro per gli eugubini, e appunto la Corsica dove si sono fatti valere come artigiani, commercianti e portatori di nobili valori. Non può infatti essere trascurato il fatto che nel 1755 Pasquale Dè Paoli fu eletto Generale di Corsica. Fu lui a dotare l’isola di governo, bandiera e di una Costituzione dalla quale hanno tratto ispirazione la giovane Nazione americana e poco dopo la Francia repubblicana. “Non si può parlare di Gubbio e delle famiglie che l’hanno abitata o lasciata – scrive Ceccacci all’inizio del suo racconto – e capire senza conoscere la sua storia più da vicino, il suo passato repubblicano rimasto ancora nei cuori dei suoi abitanti ovunque essi vivano. Cercherò di mettere in evidenza nei minimi particolari – spiega ancora l’autore prima di addentrasi nella ricostruzione delle innumerevoli vicende delle due terre – i fenomeni di ieri che hanno fatto di noi ciò che siamo oggi e forse per capire meglio le ragioni per le quali due così piccole popolazioni hanno dato prova di tanta ostinazione e hanno sopportato tanti sacrifici per tentare di restare padrone dei loro destini”. Quello che la Provincia di Perugia ha voluto dimostrare, promuovendo la pubblicazione di questo libro è dunque, come sottolineato dall’assessore Neri, la volontà di “non dimenticare le nostre origini, rendere viva la memoria del passato e su questo costruire il futuro. Del resto – è stato ricordato – quello dell’emigrazione è stato un fenomeno costante nella storia della nostra regione il cui valore non può essere trascurato”. Ad accertare e documentare la “cuginanza” tra Gubbio e la Corsica non sono solo le argomentazioni raccolte da Ceccacci nel libro, ma anche l’interessante contributo del maestro Stefano Ragni a cui è stato affidato il compito di rintracciare le affinità ed i parallelismi tra l’inno corso “Dio vi salvi Regina” e il cosiddetto Inno di S. Ubaldo. I frutti della ricerca effettuata da Ragni sono raccolti nella brochure “Due canti, una fede”, presentata sempre domenica, nel pomeriggio, nella Chiesa di San Giovanni, dove per l’occasione, si è tenuto il concerto congiunto delle corali “Insieme Vocale del Golo” e “Cantores Beati Ubaldi”. Alle cerimonie di ieri hanno preso parte anche il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, il vescovo emerito mons. Pietro Bottaccioli e il vicario generale della Diocesi di Ajaccio mons. Ange-Michel Valery.
Domani sera Trg trasmetterà dalle 21.45 il concerto svoltosi domenica a S.Giovanni il concerto.
Gubbio/Gualdo Tadino
16/01/2007 08:25
Redazione