Gubbio, presto gli archivi cittadini saranno trasferiti a San Pietro. L'annuncio durante il convegno dell'Universita' Muratori dal Sindaco (stasera nel tg di TRG)

Una sala refettorio gremita quella della Sperelliana a Gubbio in occasione del nuovo appuntamento promosso dall'Università Muratori nel quadro delle iniziative per il IV° centenario dell'insediamento dell'istituzione storica eugubina nella Chiesa di San Francesco della Pace. 

"I luoghi di culto dell' Universita' dei Muratori tra il '500 E IL '600", era il tema al centro della conferenza a cura di Fabrizio Cece, organizzata dall'Università dei Muratori in collaborazione con i Frati Minori Conventuali, la Gubbio Cultura Multiservizi e Palazzo Ducale, ed il patrocinio della Regione, della Diocesi di Gubbio e del Comune.

Ad introdurre l'iniziativa è stato il presidente dell'Università Muratori Fabio Mariani che ha evidenziato l'importanza di questo ciclo di appuntamenti per ricostruire le radici dell'antica corporazione nei suoi legami con la chiesa di via Savelli. I cui studi hanno permesso di svelare alcune curiosità: "L'Università dei Muratori ha svolto la propria attività, prima di edificare l'attuale chiesa di S.Francesco della Pace, alla chiesa di S.Maria dei Servi oggi nota come S.Maria al Corso. Dove sorge un altare dedicato a S.Tommaso, figura che ritroviamo insieme a S.Ubaldo nell'affresco principale della chiesa di S.Francesco della Pace".

Ma l'occasione della conferenza è stata propizia anche per un annuncio importante da parte del sindaco Stirati, nei suoi saluti iniziali: il futuro spostamento degli archivi cittadini nel complesso di San Pietro per una definitiva collocazione: "Presto sposteremo tutti gli archivi, quello comunale e quello storico, nel complesso che ospita anche la Biblioteca Sperelliana per farne davvero un polo centrale di cultura e di ricerca lasciandoci alle spalle le incertezze che in passato hanno caratterizzato la possibile partenza degli Archivi per altre città".

Una novità logistica non da poco che potrebbe non solo ottimizzare logistica e tempi operativi per gli addetti ai lavori ma anche favorire un ricambio generazionale tra gli studiosi locali.