“Immaginiamoli con noi”. Si intitola così la cerimonia speciale al Mausoleo dei 40 martiri, che a pochi giorni dalla ricorrenza del 73mo anniversario dall'eccidio, per la prima volta, ha visto il gruppo Sbandieratori di Gubbio offrire un omaggio alla memoria delle 40 vittime cui è legata la pagina più tragica e luttuosa del 20o secolo per la comunità eugubina.
Un omaggio che si è tradotto in una performance emozionante, con le evoluzioni delle bandiere che per la prima volta hanno rieccheggiato tra le pietre bianche del Mausoleo, quasi silenziose, mosse dalla forza del proprio impeto, dall'energia del volteggiare che ha animato la coreografia, dal sussurro della seta che sfiorando, come una carezza, l'atmosfera quieta e composta di questo luogo, e abbinandosi alle note struggenti del brano di Arvo Part eseguito magistralmente da Katia Ghigi e Michele Rossetti, ha regalato attimi di autentico coinvolgimento per il numeroso pubblico presente.
12 le bandiere protagoniste, 12 pregevoli manufatti realizzati da altrettanti artisti del comprensorio: Lucia Angeloni, Toni Bellucci, Paolo Biagioli, Antonella Capponi, Tonina Cecchetti, Giancarlo Grasselli, Gabriele Mengoni, Giovanni Mengoni, Francesco Riccardini, Gaetano Rossi, Marilena Scavizzi, Maurizio Tittarelli Rubboli. E una tredicesima bandiera, composta da un piccolo pezzo di ognuna delle altre 12, che dopo una performance volutamente rabbiosa e frenetica, è andata ad adagiarsi in un angolo simbolico, sul muro che ricorda l'esecuzione, per poi restare, per sempre, affidata all'associazione Famiglie 40 martiri.
L'arte è stata dunque il linguaggio di questa serata: l'arte della bandiera, ma anche la musica, la prosa, l'interpretazione, con i brani di Cesare Coppari, che ha descritto con sensibilità e la profondità il significato della serata, interpretati da Marinella Baldinucci. E con la lettura profonda e toccante del brano “Notte macabra” di don Carlo Spaziani, interpretato da Giuliano Traversini. E l'arte delle luci, magistralmente guidate da Stefano Spigarelli e capaci di offrire un tocco esclusivo e armonico alla performance.
La serata si era aperta con gli alunni della classe 3 C, della scuola elementare Matteotti di Gubbio, accompagnati dalle insegnanti Daniela Berettoni, Roberta Lattuada e Claudia Sebastiani, che avevano deposto 40 lumini lungi il selciato che conduce al Mausoleo.
E si è chiusa con la presidente dell'associazione Famiglie 40 martiri, Laura Tomarelli, che ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contributo ad organizzare un momento di riflessione e condivisione, che attraverso il linguaggio dell'arte e della bandiera, ha voluto rinnovare il senso più coinvolgente di un omaggio alla memoria. “Mi auguro che anche grazie a questa serata siano sempre più numerosi coloro che visiteranno il Mausoleo – ha auspicato la presidente Tomarelli – perchè è un luogo sì di dolore ma anche di pace. Che guarda al passato ma vuole essere simbolo per il futuro. Un simbolo per i giovani chiamati a far tesoro delle tragedie della storia e ad impegnarsi a non ripeterle”.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/06/2017 15:39
Redazione