Gubbio: raccolta di firme per l’energia alternativa

Ha come scopo lo sviluppo delle energie alternative la raccolta di firme, per la legge di iniziativa popolare, promossa dal circolo eugubino di Rifondazione comunista. L’obiettivo – spiegano i promotori – è la realizzazione del cosiddetto Piano energetico ambientale nazionale quale strumento per la definizione della politica energetica italiana, attraverso la più ampia partecipazione delle Regioni, chiamate a concorrere attivamente alla pianificazione assieme ai movimenti e alle associazioni dei consumatori. I promotori della raccolta che a Gubbio avverrà negli spazi pubblici, casa per casa e nella sede di Largo Domeniconi – 500mila devono essere le firme per la legge di iniziativa popolare – ribadiscono il no al nucleare e il sì allo sviluppo delle energie solare, eolica e geotermica, solo per citare le più importanti. La legge per la quale si raccolgono le firme prevede l’abolizione dei contributi agli inceneritori – ha spiegato il consigliere provinciale Luca Baldelli, nel sottolineare che esistono alternative per il trattamento dei rifiuti indifferenziati (citati gli impianti al plasma e quelli cosiddetti Tor, per il trattamento dei rifiuti a freddo). A livello locale, Baldelli ha ribadito il no del partito all’utilizzo dei cementifici per la termovalorizzazione. Altri punti fondanti della legge sono l’introduzione della tassa sulle speculazioni finanziarie e il fondo speciale di 3 miliardi di euro per interventi mirati al risparmio e alla diffusione delle energie rinnovabili sugli edifici di proprietà pubblica. Attenzione alle energie alternative inteso anche come valido strumento di rilancio economico, ha detto Baldelli. Secondo il segretario del circolo eugubino, Catia Mariani, difesa della salute, dell’ambiente e dell’occupazione – saranno centrali nella proposta programmatica del partito in vista della prossima tornata amministrativa.