Gubbio: recuperati 900mila euro di tasse evase

Anche se per il 2010 l’amministrazione comunale sarà costretta a ritoccare la Tarsu – dal momento che una normativa costringe il Comune a coprire le spese del servizio nella sua totalità, per andare incontro alle esigenze della popolazione che, a causa della crisi, ha sempre più difficoltà a tirare fuori i soldi dal portafogli, la parola d’ordine è mantenere invariate tasse e tariffe. Il che però porta il Comune a dover far i conti con un bilancio sempre più magro, conseguenza dei minori trasferimenti dal Governo – la soppressione dell’Ici sulla prima casa ha determinato una perdita di un milione 406mila euro. L’unica soluzione quindi per rimpinguare la cesse comunali senza pesare sui contribuenti è il recupero dell’evasione fiscale, attività che ha permesso al Comune di Gubbio di introitare quasi 900mila euro. Scendendo nel particolare, l’ufficio per la riscossione della Tarsu ha svolto nel corso del 2009 una capillare attività accertativa di recupero dell’evasione relativa agli anni pregressi fino al 2004; sono stati 159 i soggetti accertati per evasione totale o parziale che hanno portato all’emissione di 617 atti di accertamento per un importo di 82.180 euro di tassa accertata e recuperata, compresi gli interessi e le sanzioni. Ben più consistente il bottino relativo all’Ici: in questo caso l’attività è stata piuttosto complessa visto che i dati dell’Ici sono stati incrociati sia con quelli delle banche catastali che con quelli del nuovo Piano regolatore generale. In questo caso sono stati 1.350gli atti d’accertamento emessi relativi a fabbricati per omesso, tardivo o parziale pagamento, per un importo di 210mila euro; 600 sono stati invece gli atti per omessa denuncia e pagamento per un valore totale di 300mila euro e 163 atti relativi ad aree fabbricabili che non sono state denunciate e per le quali non sono stati quinti effettuati i relativi pagamenti, sottraendo alle casse comunali 285mila euro. Alla fine l’Ici evasa e recuperata è stata di 795mila euro, una cifra consistente che aggiunta a quella della Tarsu non pagata arriva a sfiorare i 900mila euro. Importanti poi sono state le entrate relative proprio al pagamento delle tasse: per l’Ici il gettito è stato di circa 4 milioni 100mila euro anche se il dato non è ancora definitivo, vale a dire un milione 4mila euro in meno rispetto al 2008, quando non era stato ancora abolita l’imposta comunale sugli immobili sulla prima casa. La riscossione della Tarsu, che è stata graduata in quattordici categorie tariffarie, per garantire il principio che chi più produce rifiuti più paga, ha fatto entrare nelle casse del Comune 3 milioni di euro. Per la Cosap, ovvero il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, i cittadini hanno invece versato 214.345 euro mentre l’imposta di pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni ha registrato un’entrata pari a 217mila euro.