Gubbio: sagre poco ecosostenibili

Molte settimane fa l'ufficio turistico aveva scritto a tutte le pro loco ed associazioni che durante l'intero anno, ma specialmente d'estate, organizzano feste e sagre. Nessuna risposta è arrivata. Parliamo della possibilità di ottenere il marchio regionale “ecofeste” attribuito a chi dimostri qualificati livelli di compatibilità ambientale rispetto ad una corretta gestione dei rifiuti e ad una loro minore produzione. L'impegno era certo importante e non mancherebbero controlli da parte della polizia municipale, ma l'ambiente ne ringrazierebbe molto e i contributi farebbero comodo. Invece da Gubbio nessuno ha presentato documentazione e richieste. Eccezion fatta di Gubbstock, il festival per giovani band all'insegna del rock, promosso dall'Informagiovani del Comune, Mentindipendenti, Avis e Libera e che sarà ospitato al chiostro di San Pietro. Ben tre le foglie ottenute dal festival, il massimo dei punti che la Regione poteva attribuire alla luce dell'impegno ad usare prodotti ecocompatibili. Gubbio dunque solo grazie ai giovani si è fatto conoscere sul piano regionale per l'imepgno nel rispettare l'ambiente. Con Gubbstock, altre 143, in 32 Comuni umbri, le manifestazioni che nel 2013 hanno ottenuto il marchio “ecofesta”. Con le tantissime sagre e feste su tutto il territorio comunale è però davvero un peccato che nessun abbia pensato di sostenere l'educazione all'ambiente usando prodotti riciclabili o eco compatibili. Questo il bilancio del primo anno di entrata in vigore del marchio con 119 iniziative insignite del marchio regionale ecofesta a tre foglie, 14 a due foglie e 10 ad ottenere la classificazione più bassa. I contributi per le tre foglie arrivano a 2 mila euro.