Gubbio: scarcerati i Ciliegi

Alle 15 di oggi pomeriggio l’eugubino Luca Ciliegi è uscito dal carcere per tornare a casa. Il Gip Nicla Restivo infatti ha accolto le due istanze revocando la custodia cautelare in carcere per il giovane e gli arresti domiciliari per il padre, Italo Ciliegi, i due titolari del centro di rottamazione di Ponte d’assi arrestati lo scorso 20 novembre. Per entrambi gli eugubini l’obbligo di dimora nel comune in attesa del processo. Si contesta per i padre e figlio Ciliegi l’utilizzo ripetuto di manodopera straniera non in regola, l’inquinamento del terreno e dei corsi d’acqua con residui oleosi, il mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’interramento di rifiuti su un’area pubblica adiacente. L’indagine, partita in una prima tranche già nel 2007, aveva portato all’accusa di attività organizzata per ricezione e trattamento illecito di rifiuti costituiti principalmente da autovetture da demolire ed altri rifiuti pericolosi quali bombole, oli ed altro, destinati al recupero presso altri impianti. Intanto però la revoca della custodia cautelare in attesa dell’eventuale rinvio a giudizio. “E’ estremamente significativo- scrive a commento l’avvocato difensore Ubaldo Minelli- che sia stato proprio lo stesso giudice che ha emesso il provvedimento coercitivo nei confronti dei due a pochissimi giorni di distanza ad aver disposto la revoca delle gravi misure cautelari prese”. La linea della difesa si era basata sulla mancata presentazione al giudice della documentazione che dimostrava invece come i titolari fossero in possesso dell’autorizzazione al dissequestro dell’area ed in possesso di tutte le autorizzazioni a tutela dell’ambiente e del territorio. Ed anche nel provvedimento a firma del giudice Restivo si legge come “la frammentazione delle indagini succedutesi nel tempo, sfociate in diversi procedimenti penali, ha determinato una comprensibile visione parziale della vicenda”, Così la procedura cautelare, alla luce della documentazione addotta dall’avvocato Minelli, merita un adeguato ridimensionamento tenuto anche conto del buon comportamento processuale degli indagati”. Attraverso l’avvocato i Ciliegi fanno sapere che, anche sulla scorta di questa esperienza, confermano e ribadiscono il proprio impegno all’ottimizzazione sotto ogni profilo della qualità e dell’esercizio dell’attività nel pieno e puntuale rispetto della normativa di settore ed ambientale.