Alla fine è effettivamente una tomba. La prima ipotesi che era stata avanzata guardando al ritrovamento di via Caiaroli a Gubbio, dove il cantiere per la ripavimentazione aveva restituito un cumulo di coppi posizionati in modo tale da far pensare ad una tomba alla cappuccina , si è dimostrata vera . Già ieri pomeriggio e poi stamani, come documenta la foto scattata dal giornalista Simone Zaccagni, è stato possibile vedere che sotto a quei coppi c'e' uno scheletro , i resti di un defunto vissuto, secondo gli archeologi tra il II e il I sec. a.C. , in piena età romana. Accanto a lui anche una moneta, forse una di quelle che venivano poste sugli occhi dei defunti per essere traghettati nell'aldilà, che ha consentito una datazione più chiara. Il ritrovamento aggiunge conoscenze alla Gubbio romana, perchè la presenza della tomba testimonia come in quel periodo questa parte della città non fosse urbanizzata pur essendo in linea d'aria vicina alle mura romane di cui restano testimonianze sotto le Logge , mura che invece inglobavano l'area antistante l'ex ospedale come tutta la Guastuglia , un'area extraurbana che guardava verso il monte. Lo scheletro non è integro, ne resta solo la parte dal bacino alla testa , segno evidente che parte della tomba è andata persa durante precedenti lavori di scavo che negli anni hanno interessato via Cairoli . Non è detto che non ci siano altre testimonianze di questo tipo in questa zona, anche se i lavori per il momento non hanno restituito altre tracce .