Gubbio: sentenza sulla morte della piccola Sara Mariucci

Due anni e tre mesi di reclusione per omicidio colposo alla titolare dello stabilimento balneare Maria Concetta Ferraro ed al responsabile della ditta che ha prodotto il videogioco fatale alla piccola Sara, Alberto Groccia. E’ stata emessa questo pomeriggio la sentenza di primo grado del processo sulla morte della piccola eugubina Sara Mariucci, la bimba di 4 anni morta folgorata nell’agosto 2006 presso lo stabilimento “Stella Maris” di Villa Piana, dove era in vacanza con la madre, il padre ed il fratellino. Il giudice Luna Calzolaro ha così rafforzato di tre mesi la richiesta che era stata avanzata per i tre imputati, dal pubblico ministero Sandro Pellecchia. E’ stato invece assolto con formula dubitativa l’addetto alla manutenzione Giuseppe Forte. Dopo 4 ore di camera di consiglio, nel tribunale di Castrovillari, il giudice ha così emesso la sentenza; ora sarà da vedere se i legali dei condannati ricorreranno in II grado. “Non si può certo parlare di soddisfazione – il commento del legale della famiglia della piccola Sara, Ubaldo Minelli – ma abbiamo apprezzato il lavoro svolto dal giudice. E’ emerso in maniera quanto mai evidente l’estrema precarietà dell’impianto del videogioco ed il filo tranciato del salvavita”. In quella tragica giornata infatti Sara era salita sopra il videogioco – giostra, quando partì la scarica elettrica che le fu fatale. Se l’impianto salvavita fosse stato regolarmente controllato e dunque riparato Sara sarebbe ancora con la sua famiglia. Ora in sede civile verrà quantificato il risarcimento. Intanto sono 120 mila gli euro che i due condannati dovranno versare alla famiglia. Oggi alla lettura della sentenza c’erano il babbo ed il nonno di Sara.