Gubbio, si parla di amnistia al convegno dell'Amapi

''L' ideologia di destra e di sinistra faccia un passo indietro e lasci parlare i tecnici'': messi da parte problemi sindacali e di categoria, i medicidell' amministrazione penitenziaria italiana, riuniti in congresso a Gubbio, lanciano un appello verso un atto di clemenza per decongestionare le carceri, ''perche' noi - dicono - conosciamo davvero la situazione di drammaticita' che si sta vivendo al loro interno''. ''Devono parlare i medici penitenziari - afferma Francesco Ceraudo, presidente dell' Amapi, l' associazione dei medici dell' amministrazione penitenziaria italiana - i direttori penitenziari, gli agenti, gli operatori penitenziari che conoscono il problema e la sua drammaticita'''. ''Le carceri - spiega - stanno scoppiando letteralmente: nella storia del nostro Paese non si era mai raggiunta una tale cifra di detenuti, circa 62 mila di cui 3.180 donne. Quindi e' una situazione veramente esasperata''. ''Di fronte a questi numeri cosi' terribili - continua il presidente dell' Amapi - ecco il grido di allarme dei medici penitenziari: siamo dei tecnici, diciamo che l' amnistia per noi e' un atto di medicina preventiva. Scarichiamo, decongestioniamo le carceri''. Il congresso, cominciato oggi, proseguira' fino a sabato, quando e' atteso l' intervento del presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Conso. Alla giornata conclusiva sono anche stati invitati il ministro della giustizia, Clemente Mastella, il sottosegretario alla giustizia Luigi Manconi e il sottosegretario alla salute Antonio Gaglione. Hanno anche annunciato la loro presenza alcuni esponenti nazionali della Rosa nel pugno.