"Sinceramente da un’Amministrazione ci saremmo attesi una risposta più concreta". Prosegue l'infuocato botta e risposta a distanza tra il sindacato regionale della Polizia Municipale e l'amministrazione comunale di Gubbio sulla gestione del personale.
Il Segretario Regionale Andrea Russo e la Segretaria Territoriale per Gubbio Loredana Volpi, del C.S.A.-O.S.Po.L., in merito alla nota diffusa contenente la risposta del Sindaco e del Vice-Sindaco di Gubbio ai precedenti comunicati dell’O.S.Po.L. hanno nuovamente preso posizione, non lesinando ulteriori critiche non solo al comportamento ma anche ai toni delle repliche degli amministratori eugubini:
"Innanzitutto l’Amministrazione di Gubbio non chiarisce se e vero o no che nei verbali della riunione della delegazione trattante del 27 marzo (e nei successivi atti che richiamano gli stessi) si sia omesso o meno di trascrivere la posizione del C.S.A.-O.S.Po.L. (cosa che, se taciuta, rischia di minare alle fondamenta il nascente ruolo del nostro sindacato). Si ribadisce nel comunicato: “in accordo con tutti i sindacati”. Facciamo presente che la posizione, nel momento in cui abbiamo abbandonato la riunione, era ben altra. Evidentemente la nostra presa netta di posizione già ha sortito alcuni degli effetti sperati.
Al di là delle parole - prosegue la nota - il 45% della produttività è stato a disposizione di un organo politico e, dunque, è la politica che ne ha disposto. L’incompatibilità ed il conflitto d’interessi è una cosa oggettiva, al di là del fatto che la scelta politica sia condivisibile o meno e la Giunta sia o meno composta da persone che hanno a cuore solamente l’interesse complessivo della comunità e siano in grado di garantire l’imparzialità (di cui all’art. 97 della Costituzione) dell’amministrazione.
Per quanto riguarda gli straordinari per il servizio elettorale, i Vigili Urbani sono dipendenti del Comune di Gubbio. Altri enti hanno fatto presente di non avere risorse e personale per presidiare i seggi. Gubbio si è assunta la responsabilità di rendere disponibili i propri vigili. Non si può oggi dare esclusivamente la colpa alla Prefettura od al Ministero dell’Interno se il proprio personale non viene pagato per un servizio che ha svolto, visto che è stato il proprio datore di lavoro (l’Amministrazione eugubina) a metterlo a disposizione. Ma, soprattutto, se oggi è possibile pagare direttamente il personale (anche senza i soldi del Ministero dell’Interno) la cosa non poteva esser fatta già da subito? Serviva che si muovesse il nostro sindacato a tutela del personale?
Dimentica l’Amministrazione che il C.S.A.-O.S.Po.L. ha chiesto espressamente e per iscritto alcune settimane fa di trovare soluzione alle problematiche della Polizia Municipale di Gubbio. Forse il fatto che abbiamo sbattuto la porta è servito a qualcosa visto che, come la stessa Amministrazione ammette nel proprio comunicato, “per la prima volta” (dopo l’intervento sindacale del C.S.A.-O.S.Po.L.) sono stati garantiti alcuni diritti dei lavoratori che, negli anni precedenti, sono stati negati; ma quanto fatto sotto la pressione del nostro sindacato ancora non basta, perché occorre trovare soluzioni certe e durature e non meri palliativi (a partire dalla soppressione nel CID di quel 45% di produttività gestito direttamente da un organo politico).
Non capiamo poi quale piccola o piccolissima nicchia non vorrebbe il cambiamento. Sicuramente il C.S.A.-O.S.Po.L. è al momento una piccolissima nicchia ma, di certo, è tra forze sociali che si rendono disponibili a dar voce a chi vorrebbe un cambiamento contro un inaccettabile immobilismo.
Non abbiamo compreso, poi, la posizione dell’Amministrazione nei confronti dei Vigili Urbani assunti a tempo determinato, visto che da parte del C.S.A.-O.S.Po.L. c’è stata una chiara difesa degli stessi laddove si è affermato che: “Il Comune di Gubbio tampona con personale assunto discontinuamente con contratti a tempo determinato, alimentando in questo modo il precariato e sottoponendo di riflesso, ancorché involontariamente, lavoratori con qualifica di agenti di polizia ad inevitabili pressioni psicologiche”. Un rispetto per le persone sottoposte a tale precariato e per l’opera che prestano, espresso tramite una presa di posizione più chiara di questa, non riusciamo proprio ad immaginarlo e l’Amministrazione eugubina sembra voler glissare sull’argomento visto che, nel merito, quanto riportato nel comunicato non è assolutamente chiaro".
"Ben sanno il Sindaco ed il Vice-Sindaco di Gubbio - prosegue la nota del sindacato - che il cosiddetto “Signore dell’OSPoL” è intervenuto a Gubbio su richiesta di alcuni dipendenti (due dei quali già hanno rappresentato il C.S.A.-O.S.Po.L. in delegazione trattante), stanchi di una situazione per loro inaccettabile e, a quanto mi è stato riferito (e per quanto ho avuto modo di verificare), il malcontento è alquanto diffuso. Il fatto che attualmente il Segretario Regionale sia un folignate dovrebbe forse impedire ad un organizzazione sindacale di tutelare i colleghi di altre realtà, compresa Gubbio?
Il Comunicato, poi, è stato reso pubblico, consegnato agli organi di stampa e diffuso fra il personale. Forse è stato un errore diffonderlo fra i soli gruppi consiliari di opposizione (magari qualcuno di maggioranza avrebbe potuto aver voglia di approfondire la questione ed intervenire). Di certo, in futuro, a partire dal presente comunicato, non faremo quest’errore e daremo modo anche ai consiglieri di maggioranza di conoscere e far proprie le giuste rivendicazioni sindacali del C.S.A.-O.S.Po.L.
Non possiamo inoltre non far notare la differenza di toni fra i nostri comunicati (che per quanto infuocati sono sempre pienamente rispettosi delle persone e delle opposte idee, limitandosi a far notare discrepanze e senza lasciare sottintendere nulla più di quel che si afferma) e quello dell’Amministrazione di Gubbio, fra l’altro istituzione pubblica visto che l’intervento è stato effettuato da figure istituzionali e non da segretari o delegati di partito, dove si parla di “Signore dell’OSPoL”, di “solite e stantie ‘minestre riscaldate’”, di sciopero “caricaturale”. D’altronde ciascuno si esprime come ritiene opportuno. Vale la pena ricordare che mentre i politici ricevono indennità e rimborsi spese per la loro attività istituzionale, il “Signore dell’OSPoL” utilizza in larga parte il proprio tempo personale e non riceve alcuna indennità per l’attività che svolge ma, nonostante questo, ha accettato la responsabilità di difendere i diritti dei lavoratori a livello regionale.
Ovviamente prendiamo atto - conclude la nota - della totale chiusura dell’Amministrazione nei confronti delle legittime richieste del C.S.A.-O.S.Po.L., cui nei prossimi giorni, previo mandato dei lavoratori, saremo costretti ad indire lo stato di agitazione del personale.
Rimaniamo comunque disponibili come sempre al dialogo, nella speranza che l’Amministrazione voglia anch’essa “dialogare”, convocando il tavolo di confronto da noi richiesto".
Gubbio/Gualdo Tadino
14/04/2007 09:50
Redazione