Erano in tanti i presenti al taglio del nastro per "Sartoria Eugubina", la nuova azienda del settore tessile e moda che nasce nella zona industriale di Padule.
L'azienda di capi spalla e' nata nel febbraio 2015 dall'idea di 31 lavoratrici, ora socie di maggioranza, licenziate dalla "Srap Srl" di Gubbio, una fabbrica di capi di vestiario per grandi marchi internazionali che ha chiuso l'attivita' nel 2014. A fare gli onori di casa l'imprenditore eugubino Rudi Severini, direttore dell'atelier.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Gubbio, Stirati, la presidente della Regione, Marini, i consiglieri regionali Smacchi e Biancarelli, rappresentanti del sindacato (il responsabile provinciale Cgil Ciavaglia) del sistema bancario, il direttore di Sviluppumbria Mauro Agostini, il presidente di Gepafin Salvatore Santucci e l'imprenditore Brunello Cucinelli.
La Regione Umbria - e' detto in una nota - ha sostenuto l'iniziativa imprenditoriale con un duplice intervento: la partecipazione al capitale di rischio della Societa' attraverso la finanziaria regionale Gepafin, per un importo di 100 mila euro pari al 38,46% del capitale sociale, ed un prestito attraverso il fondo mutui di Sviluppumbria per 490 mila euro, cifra che ha coperto circa il 70% dell'investimento complessivo (oltre un milione di euro), consentendo l'acquisto di macchinari, tutti nuovi e tecnologicamente avanzati.
Il "core business" dell'impresa e' rappresentato dalla creazione di capi spalla, dallo sviluppo del bozzetto alla sua realizzazione finale e la strategia produttiva prevede il controllo dell'intero ciclo lavorativo, dalla progettazione, al taglio, cucito, stiro, collaudo e logistica finale.
L'obiettivo futuro e' di specializzarsi nella sartoria su misura, ovvero nell'ideazione e confezionamento di capi esclusivi. L'azienda, che ha avviato la propria attivita' con 31 dipendenti, e ora ne occupa 32, intende arrivare almeno a 60 persone.
Oltre che da Gepafin, la compagine societaria e' costituita dalla societa' creata dalle lavoratrici ("Sarte holding Srl") e da finanziatori privati tra cui il direttore Rudy Severini, un manager con esperienza ventennale nel settore, scelto dalle stesse lavoratrici.
"Siamo orgogliosi di questo momento - ha detto il direttore dell'azienda, Rudy Severini. Vogliamo mettere in moto una nuova logica e lasciarci la crisi alle spalle, essere fiduciosi per il futuro. Un plauso particolare va alle lavoratrici - ha aggiunto - che non hanno voluto disperdere capacita' professionali acquisite in anni di esperienza nel settore ed hanno deciso di mettere a disposizione il capitale di rischio rinunciando agli ammortizzatori sociali e creando una holding. Abbiamo dato vita ad un progetto innovativo, condiviso con la Cgil, che ha trovato il sostegno finanziario delle istituzioni per lo sviluppo di start up e creato una struttura produttiva all'avanguardia quanto a macchinari e tecnologia che puo' rappresentare - ha concluso - un modello per altre iniziative simili".
Il sindaco di Gubbio, Stirati ha detto che "oggi assistiamo ad una ripartenza di un segmento produttivo, quello del tessile abbigliamento, fortemente legato alla storia economica dell'eugubino, di cui professionalita' e qualita' sono i tratti distintivi. Da qui - ha concluso il sindaco - lanciamo un messaggio positivo e ottimista, basato su scelte giuste e investimenti appropriati".
Soddisfazione è' stata espressa anche dalla presidente della Regione, Marini. Infine Cucinelli ha incitato le protagoniste di questa operazione: "Un eccellente modello di sinergia tra pubblico e privato. Ora è necessario crescere passo dopo passo puntando alla qualità massima perché il settore del capo-spalla e' tra i più qualificati ma se interpretato su standard eccellenti apre orizzonti e mercati globali".
Gubbio/Gualdo Tadino
12/12/2015 14:41
Redazione