I “Ceppi dei Ceri” tirati a lucido per la Festa

Costruzioni troppo spesso sottovalutate o poco apprezzate, ma che sono frutto della passione e dell’intelligenza di Gaetano Agostinelli, grande artigiano eugubino vissuto nella seconda metà dell'800. In questo modo possono essere definiti i cosiddetti "Ceppi dei Ceri", ovvero i basamenti lignei sui quali vengono appoggiati i Ceri durante la sosta pomeridiana prima della Corsa delle 18. Domenica scorsa, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla cultura Renzo Menichetti, del sindaco Goracci e del vescovo Ceccobelli, si è svolta presso la Sala Trecentesca del Comune la presentazione del loro restauro, realizzato dalla ditta "Coreba" di Tiziana Monacelli e Vincenza Morena. Nel corso della presentazione, organizzata dall'amministrazione con la collaborazione dell'Università dei Muratori, del Maggio Eugubino, delle Famiglie ceraiole e della diocesi di Gubbio, sono stati illustrati i dettagli dell'intervento, con riferimento alle notizie storiche sui tre manufatti. Un breve cenno è stato fatto anche sulla vita del loro autore Gaetano Agostinelli, segnata dalla morte del figlio, avvenuta il 15 maggio del 1904, a distanza di soli cinque anni dalla costruzione dei Ceppi. "E' stato un lavoro davvero faticoso - ha affermato la Monacelli - I tre basamenti infatti erano completamente ripassati con la vernice; per questo siamo dovuti intervenire con il bisturi strato per strato, un lavoro dunque laborioso - conclude - ma che ora possiamo guardare con soddisfazione". Gli interventi, iniziati nel giugno scorso con un "ceppo" per Cero, hanno tra l'altro previsto un’opera di consolidamento nel legno e proseguiranno i prossimi anni (con il ritmo di 3 ceppi all'anno) fino alla conclusione.