I cinesi per la Merloni?

I cinesi sarebbero interessati al gruppo Antonio Merloni. Solo uno dei tanti rumors che si affastellano attorno alla messa in vendita dell’azienda? Forse , ma è circolato sulla stampa nazionale, quella del Nord, all’indomani della pubblicazione del bando di interesse per la messa in vendita dell’azienda fabrianese. Per la Merloni non sarebbe la prima volta con i cinesi. E’ il caso dell’azienda Benelli , quella delle moto , ceduta dal Gruppo Merloni ai cinesi di Qianjiang Group Co. Nella societa' vi e' anche una piccola presenza azionaria italiana, che aiuta la proprieta' nel business. E, particolare non trascurabile, la produzione continua ad essere realizzata per buona parte, il 70%, in Italia. Dunque l’interesse cinese per la Merloni non sarebbe un attentato al made in Italy, ma una occasione ghiotta. Anche se la notizia appare più che come una indiscrezione, quasi un annuncio civetta fatto circolare ad arte: cioè un interesse per la Merloni c’è , niente meno che dalla nascente e potente economia cinese e dunque il gruppo è ancora appetibile. Un’ultima spiaggia per incoraggiare altre aziende a farsi avanti , per evitare la totale debacle. Perché se nessuno mostra interesse , i commissari straordinari cominceranno ad avviare le pratiche per il fallimento del gruppo. Intanto da oggi è fermo lo stabilimento di Gaifana. Per tornare a lavorare i 600 addetti dovranno aspettare marzo quando è prevista solo una settimana di produzione. Le commesse finiscono qui e dalle banche ancora fumata nera . E a dare una strigliata alle banche, dopo la Confindustria di Ancona, è la Chiesa, in un documento sulla crisi approvato dal Consiglio pastorale diocesano, presieduto dal vescovo di Fabriano-Matelica mons. Giancarlo Vecerrica. Lo stesso che insieme al sindaco aveva sfilato in corteo con gli operai della A. Merloni, prima che l'azienda finisse in amministrazione straordinaria.