Hanno dai 14 anni ai 16 anni, navigano in internet tutti i giorni, anche per ore, i genitori sono spesso inconsapevoli di cosa fanno, Facebook è la loro passione, ma anche siti dove si gioca e dove si scaricano film o filmati. Per lo più la rete è un modo per scambiarsi informazioni tra amici, ma anche per conoscerne di nuovi. E' il ritratto degli adolescenti dell'Istituto Cassata di Gubbio, emerso dai dati presentati stamani dalla professoressa Sabrina Antonelli nell'ultimo incontro annuale del Progetto scolastico incentrato sulla legalità coordinato dalla professoressa Tiziana Zeppa, dedicato all'uso della rete, alle sue potenzialità ma anche i suoi rischi. La scuola per la seconda volta, la prima tre anni fa, ha presentato a dicembre ai ragazzi del biennio un questionario sul loro modo di usare internet, uno screning a cui hanno risposto 330 ragazzi pari all'84% della popolazione scolastica del biennio dell'istituto . I risultati, confrontati con quelli di tre anni fa, hanno fatto emergere conferme, ma anche novità
I giovani studenti dell'Itis navigano in internet perlopiù a casa, nel pomeriggio, ma cresce il numero di ore di navigazione a scuola. Cresce rispetto a tre anni fa il numero di ragazzi che si collegano in ore serali e persino di notte .
Su tutti lo strumento più utilizzato è il cellullare, meno il pc; i social sono la principale piattaforma sulla quale navigano i giovani, Facebook e Instagram in assoluto, ma avanzano anche Snapchat e Tumbler. Cresce in maniera esponenziale , rispetto a tre anni fa, l'acquisto on line, ma anche il gioco on line, cosa che fa presuppore la disponibilità da parte dei ragazzi di denaro da spendere in carte prepagate, se non carte di credito. Campanello d'allarme anche sugli scopi di utilizzo della rete: per la maggior parte dei casi lo si fa per condividere situazioni con propri amici, ma cresce il numero di ragazzi che vanno alla ricerca di nuove amicizie. Decresce invece l'attenzione degli adulti in genere, su cosa fanno questi ragazzini in internet: il 50% dei ragazzi ha detto di non condividere con i genitori la propria attività in rete.
I dati di utilizzo delle rete sono stati la base per affrontare in mattinata il tema del cyberbullismo con l'avvocato Francesca Pieri dell'associazione “Il Coraggio della paura “ e il maresciallo Parrella di Carabinieri di Gubbio. Il tutto a conclusione di un percorso formativo sulla legalità partito ad inizio dell'anno scolastico che ha portato al Cassata giudici, magistrati, forze di polizia a parlare con i giovani
Gubbio/Gualdo Tadino
19/04/2018 19:16
Redazione