Un’iniziativa che l’ANSA NEWS dell’altro ieri ha presentato così: “Marelibera, vela. musica e laboratori a Cagliari. La navigazione a vela come strumento d’integrazione”. Già, Marelibera non è un exploit di taglio goliardico, ma un’iniziativa a beneficio di soggetti che vivono costantemente a rischio di emarginazione, un’iniziativa scientificamente fondata sul presupposto che per essi il mare, la navigazione a vela, la vita di bordo costituiscono un notevolissimo strumento d’integrazione. L’iniziativa è promossa per la nona volta dall’Associazione New Sardinia, una delle tante associazioni di volontariato che in anni recenti hanno promosso la navigazione a vela per i disabili proprio in base a questa convinzione. A disposizione degli ospiti a Cagliari ci saranno laboratori, incontri informali, concerti. Al vertice, la mattina di sabato 26, la veleggiata libera lungo la spiaggia del Poetto. Gli ospiti sono circa 500. Vengono dalla Toscana, dalla Liguria, dal Lazio, dall’Emilia Romagna, dalla Puglia e dall’Umbria. La Capodarco dell’Umbria ha inviato, tre soggetti in difficoltà (Luca, Graziano, Luciana), tre protagonisti della sua vita, accompagnati da due suoi operatori eccellenti, il dr. Daniele Minelli, psicologo, e l’Oss. Luigi Lelli. Luca, Graziano, Luciana sono solo una rappresentanza dei tanti “ragazzi” della Comunità che in anni recenti, sotto l’egida della Cooperativa Sociale La Saonda, hanno praticato la navigazione a vela, sul Lago Trasimeno, all’Isola d’Elba, al Gargano. Prendono l’aereo per la prima volta, i nostri “ragazzi”, con più di un filo di paura: ma la paura finisce subito, il loro orizzonte di vita invece si allarga decisamente. Anche per questo esiste la comunità d’accoglienza nata a Gubbio nel 1974 Luca è diventato un nostromo di tutto rispetto: e la Comunità gli chiede di diventarlo anche nella vita relazionale di ogni giorno.
Gubbio/Gualdo Tadino
24/05/2018 16:48
Redazione