I suggerimenti degli eugubini contro la crisi: in tanti al consiglio comunale aperto

Hanno risposto in massa ieri sera gli eugubini all’invito a partecipare al consiglio comunale aperto sul tema del lavoro e della crisi economica. C’erano i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni di categoria, grandi e piccoli imprenditori e commercianti, i consiglieri regionali eugubini Smacchi e Goracci, nessun’altro da Provincia e Regione, e cittadini. Calogero Alessi di Sviluppumbria ha annunciato la sigla di un accordo di collaborazione strutturata con il Comune. Carlotta Caponi degli Autotrasportatori dell’Umbria ha garantito che il trasporto su strada e su gomma non finirà mai, si deve solo stringere i denti. La preoccupazione di Mario Perugini nell’annunciare la morte dell’associazione tartufai dell’eugubino gualdese: “sarebbe fondamentale puntare sul prodotto di nicchia tartufo. Il centro storico sta morendo, restano aperte solo le attività commerciali che non devono pagare affitti dipendenti. Bisogna riportare i servizi tra le mura storiche”. “Incentivare il turismo religioso strutturando una politica pluriennale per la ricettività” gli input di Riccardo Rossi di Confesercenti che ha stigmatizzato “l’assessorato allo sviluppo economico è sempre senza portafoglio. Ma come si fa?”. La proposta di istituire appuntamenti almeno mensili tra amministratori, categorie, sindacati e rappresentanti degli istituti di credito quella lanciata da Ennio Palazzari, assieme alla necessità di riattivare le botteghe dell’artigianato artistico e di tornare a lavorare per strappare il campus della Lumsa. Drammatica la testimonianza portata da Alessandro Piergentili per la Cgil sulla situazione di sempre più famiglie eugubine. “Non pensate di cavarvela con questo consiglio comunale” ha detto il sindacalista ai politici ed agli amministratori. “Serve – ha continuato - una regia forte per indicare strategie di respiro ampio soprattutto per attivare le risorse pubbliche. Servono indicazioni e comportamenti diversi da quelli dimostrati sin qui, e servono già da stasera” Per Giambaldo Belardi le piccole imprese devono fare rete e si deve pensare all’innovazione dei prodotti e dei processi, approfittando dei fondi strutturali europei. “Ci aspettiamo di essere coinvolti per pensare e ripensare la città dal punto di vista urbanistico invertendo l’incapacità attuale di fare innovazione” le parole di Gianni Fabbretti per gli architetti. “Non sono eugubina ma mi sento di difendere la Lumsa per voi. Riprendete in mano la problematica” . A dirlo una studentessa non più ragazzina dell’Università stessa che era in aula assieme ad altre colleghe. Il giornalista Gianluca Sannipoli ha chiesto che idee ci sono per la Centro Servizi Santo Spirito.